Queste le prime dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Regione Mario Oliverio al termine dell’interrogatorio di garanzia durato circa un’ora e mezza. Incalzato dai giornalisti il Presidente della Regione che era accompagnato dal suo legale, avv. Vincenzo Belvedere, ha ribadito la propria totale estraneità alle accuse di abuso di ufficio contestategli dalla Procura di Catanzaro nell’inchiesta “Lande desolate”.
“Ho sempre operato nell’interesse pubblico. Il mio unico impegno è sempre stato finalizzato a realizzare gli investimenti e portare a completamento le opere finanziate con risorse pubbliche. Per quanto riguarda gli impianti sciistici di Lorica, il bando di gara è stato fatto nella precedente legislatura regionale con una procedura, quella del Project financing, da me non condivisa ed anzi avversata quando ero Presidente della Provincia. Le opere complementari, cui si fa riferimento, sono state finanziate dalla Regione in un programma generale e più complessivo di investimenti che prevedeva 1.784 interventi per altrettante opere da completare e da portare a buon fine, pena un cimitero di incompiute e la perdita delle risorse comunitarie già spese per quegli stessi interventi incompleti.
Gli impianti di Lorica, oggi collaudati ed attivi, rischiavano di diventare un’altra cattedrale nel deserto, un monumento allo spreco e alla dissipazione delle risorse pubbliche.
Voglio ricordare che anche grazie all’importante ruolo degli amministratori straordinari, nominati sempre dalla stessa Procura di Catanzaro, l’opera è stata ultimata ed è stato possibile eseguire quelle opere complementari necessarie al suo funzionamento finanziate con il programma della delibera in questione. Assieme agli amministratori giudiziari è stato fatto un meritorio lavoro ed oggi l’opera è lì, al servizio di un vasto comprensorio e della sua crescita. Questa è la sostanza dei fatti ed è una verità che tutti possono constatare recandosi in quei luoghi. Anche relativamente alla forma sono stato sempre attento e rigoroso relativamente alla sfera di mia competenza .
“Per quanto mi riguarda” – ha aggiunto Oliverio- “sono tranquillo perchè so di aver agito nell’interesse pubblico. Non ho mai utilizzato un euro di risorse della collettività in contrasto con il bene comune o per favorire chicchessia.
Ci sono diverse funzioni nella pubblica amministrazione: la mia è una funzione politica e di governo” .
Oliverio, infine, ha ribadito: “Del contrasto alla criminalità organizzata ho sempre fatto uno dei segni distintivi del mio impegno pubblico. La mia storia dice di me. Tutti la conoscono.”
Il presidente della Regione attende ora l’esito del ricorso al Tribunale del riesame la cui udienza è fissata per il 27 dicembre prossimo.