Erano presenti i rappresentanti delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, dell’ANAS e della Provincia quali Enti proprietari delle strade, della Protezione Civile Regionale, del S.U.E.M. 118, nonché i Sindaci dei comuni montani, che con maggiore probabilità sarebbero interessati da precipitazioni a carattere nevoso.
I cinque codici di allertamento, di crescente gravità, dallo zero, al verde, al giallo, al rosso ed al nero rappresentano i parametri in base ai quali scatta l’intervento degli addetti ai lavori che, nei casi più delicati, vengono chiamati a far parte del C.O.V., il Comitato Operativo per la Viabilità, che all’occorrenza si riunisce in Prefettura.
Ferma restando la primaria competenza della Polizia Stradale, alla quale è demandata l’attività di coordinamento su strada e quelle di filtraggio e fermo dei veicoli, pesanti in particolare, che risultassero non adeguatamente equipaggiati in caso di condizioni meteo avverse, è stata sottolineata l’importanza del raccordo fra le Prefetture limitrofe, per armonizzare i comportamenti ed evitare, per quanto possibile, i classici disagi, talvolta con risvolti drammatici, che si creano durante le fasi critiche.
E’ altresì emerso il ruolo delicato dei Comuni, in particolare lungo le strade di raccordo con quelle provinciali e statali: scorte di sale e preventivi interventi in caso di previsioni infauste costituiscono la premessa per evitare rallentamenti, se non blocchi della circolazione.
Non meno fondamentale risulta, come sempre, la prevenzione, e pertanto la prudenza degli utenti. Non solo è fondamentale che i veicoli siano equipaggiati adeguatamente per fronteggiare condizioni climatiche difficili, ma che i conducenti si informino preventivamente dello stato delle strade e delle previsioni meteo.