In Italia, però, ci sono alcune regioni che presentano ancora diverse difficoltà nell’accesso alla rete, anche se le cose stanno migliorando passo dopo passo. In Calabria, ad esempio, c’è ancora tanto da fare nonostante la regione sia al secondo posto in Italia per quanto riguarda la velocità media di connessione al web. Secondo i dati di una ricerca, negli ultimi mesi sono in aumento i valori della velocità media. Secondo la ricerca, infatti, nel corso degli ultimi 8 anni, le medie in termini di velocità sono aumentate del 7% circa. Si tratta però di un aumento che non risulta sufficiente: l’Italia resta comunque indietro rispetto ad altri Paesi, con 9,2 Mbps che sono ancora troppo pochi per considerarci competitivi.
È un discorso che vale sia considerando il panorama mondiale sia quello europeo; per comprendere meglio l’ampiezza di questo distacco, basta guardare i primi posti in classifica: la Corea del Sud naviga con una media di 28 Mbps, mentre in Norvegia e in Svezia si arriva rispettivamente a 23 e 22 Mbps. Nella classifica europea, invece, dopo Norvegia e Svezia vediamo la Svizzera e la Finlandia con una velocità media di 21 e 20 Mbps. La strada da percorrere appare quindi ancora lunga: per arrivare a essere competitivi con questi ultimi Paesi dovremo riuscire a raddoppiare la nostra velocità media, ma la rapida diffusione della fibra è sicuramente una via che potrà rendere possibile tale balzo in avanti.
Negli ultimi anni, grazie a fondi nazionali ed europei, in Calabria è stata portata avanti una vasta operazione di rinnovamento infrastrutturale. Si contano 278mila accessi ADSL, 54mila accessi VDSL e 580 accessi FTTH. Gli accessi con velocità maggiore o uguale a 30 Mbps sono 55mila. Questi dati fanno riferimento ai reali contratti attivi. Il problema è che si vanno ad analizzare i dati riguardanti la copertura si scopre che lo scostamento è enorme. Gli indirizzi distinti coperti in ADSL sono 1,8 milioni, quelli VDSL circa 1,3 milioni, gli EVDSL 248mila e quelli fibra (ma qui è evidente un errore) solo 77.
In linea generale il Bel Paese è in fondo alla classifica europea per quanto riguarda la diffusione della banda larga. Siamo al diciannovesimo posto, data la percentuale nazionale del 77%. La media europea è 83%.
A usare il web sono soprattutto i giovani: nella fascia 15-24 anni sono il 91%; ma i più vecchi stanno recuperando: nella fascia 60-64 anni i connessi sono ormai il 52%. Le differenze di genere rimangono tra gli adulti, ma sono praticamente azzerate tra i giovanissimi (11-17 anni). I social rappresentano la percentuale più alta per quanto riguarda l’utilizzo di internet, così come i siti istituzionali ed i siti dedicati ai passatempi personali. Si tratta di un canale che anche le tantissime aziende calabresi dovrebbero imparare ad implementare all’interno delle loro strutture. Pensiamo in primis alla costruzione di un sito web aziendale, con relativo ecommerce se possibile, in modo da poter vendere i propri prodotti e servizi esponenzialmente a chiunque e non più soltanto sul locale. Allo stesso tempo internet è un ottimo strumento per risparmiare su molti aspetti, come può essere con il fax oppure l’utilizzo di una linea VOIP per le telefonate.