I Carabinieri forestali nei giorni scorsi hanno sequestrato 128 arnie all’interno di un eucalipteto nella periferia di Crotone. L’apiario, secondo i riscontri eseguiti dal Servizio veterinario dell’ASP responsabile dei controlli sanitari, si trovava in una situazione di irregolarità.
Durante un controllo del territorio i militari della stazione CC forestale Crotone hanno localizzato un apiario in un bosco di eucaliptus, di proprietà di una nota società crotonese, nella località Columbra del comune di Crotone. L’apiario era ben tenuto, con gli alveari sistemati su sostegni metallici non precari, ma privo di targa identificativa riportante il codice aziendale. I militari hanno chiesto così l’intervento del Servizio veterinario dell’ASP Crotone per verificare le condizioni sanitarie degli insetti. I veterinari hanno constatato che il movimento dell’apiario non era registrato nell’anagrafe apistica nazionale così come previsto dalle norme vigenti.
In seguito ad accertamenti è emerso che il proprietario delle arnie era un apicoltore residente nella provincia di Catania. Esso è stato identificato e deferito alla Procura della Repubblica. Allo stesso apicoltore, appena la settimana scorsa, erano già state sequestrate 135 arnie nel territorio del comune di Roccabernarda.
È stato posto sotto sequestro, conseguentemente, tutto l’apiario costituito da 128 arnie. Il sequestro è stato già convalidato dall’Autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte del Servizio veterinario per verificare la condizione sanitaria degli insetti. Il proprietario, inoltre, sarà sanzionato come previsto dalle norme vigenti.
L’intervento dei militari è svolto in ausilio all’attività del Servizio veterinario dell’ASP, titolare del controllo del nomadismo degli alveari che rischia di diffondere nel territorio la presenza dell’Aethina tumida, un coleottero originario del Sudafrica rinvenuto in Calabria nel territorio di Gioia Tauro (RC) nel 2014. In seguito a tale ritrovamento sono state istituite in Calabria alcune aree di protezione, a rischio più elevato, e aree di sorveglianza. In tale aree la movimentazione degli alveari e dei suoi prodotti è soggetta a forti restrizioni.