Si è tenuto il 17 agosto a Scala Coeli l’incontro/dibattito dal titolo “Ecosostenibilità e sviluppo economico” organizzato dal Circolo Legambiente “Nicà” in continuità con i precedenti convegni per continuare a discutere di nuovi modelli di sviluppo eco-sostenibili che mettano al centro il territorio e le realtà locali.
Ha introdotto i lavori il Presidente del Circolo Nicola Abruzzese che ha affermato che la coscienza ecologia che abbiamo, bisogna trasmetterla alle generazioni future, ed in quest’ottica che come circolo legambiente Nicà stiamo facendo tante iniziative nelle scuole proprio per sensibilizzare i bambini che saranno in futuro le sentinelle dell’ambiente. Noi pensiamo che lo sviluppo economico del futuro passi attraverso il rispetto dell’ambiente ed appunto dell’ecosostenibilità.
Savina Sicilia Vice Presidente ha coordinato i lavori focalizzando l’introduzione al dibattito sulla urgente necessità nell’epoca in cui viviamo e cioè quella della globalizzazione con crescente aumento della disuguaglianza sociale e di una distruzione ambientale di cambiare strada ed imboccare quella giusta. Quella verso una modernità riduttiva in cui leggerezza biocompatibilita’ e moderazione diventino il perno centrale per uscire dalla povertà causata dalla globalizzazione senza precipitare nel disastro ambientale.
Non è sufficiente avere un prodotto che sia solo sano e di qualità ma bisogna intraprendere pratiche dal minor imbatto ambientale possibile. Un economia frugale basata sulla sufficienza permette di risparmiare risorse con ridotte prestazioni economiche è soprattutto di vivere un’esistenza più piena.
La relazione è stata affidata a Francesco Sicilia, ingegnere ambientale ed esperto di Circular Economy.
Il suo intervento ha posto al centro la necessità di invertire la rotta di un modello di sviluppo economico “lineare” che sta impattando pesantemente sull’ambiente, caratterizzato dall’accentramento della popolazione nei grossi agglomerati urbani con tutte le conseguenze che ne derivano. Nel contempo le piccole realtà locali, con il loro carico di diversità, eccellenze e basso impatto ambientale, rischiano di scomparire schiacciate dalle logiche di eccesso di competitività a discapito della qualità della vita.
Passare dal “Globale” al “Locale” valorizzando i piccoli centri in un Paese che conta circa 5.700 Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti (cioè il 70% dei totale dei Comuni italiani) deve essere una priorità della politica che deve mettere al centro della sua agenda quella che l’ing. Francesco Sicilia ha indicato come “Rivoluzione locale” anche come modello di sviluppo globale.
In questo modo si contribuirà ad invertire la rotta che ci ha portato purtroppo a raggiungere già il 1° agosto il c.d. “Earth Overshoot Day”, cioè il giorno in cui l’umanità intera ha già esaurito tutte le risorse naturali a disposizione per l’anno corrente, riducendo quindi in deficit ecologico il pianeta (al momento servono 1,7 pianeti per soddisfare le esigenze della popolazione mondiale).
Quindi il dictat deve essere “Diluire vs. Accentrare” lavorando sui seguenti punti “interconnessi”:
• agricoltura eco-sostenibile, filiera agricola corta integrata a basso impatto ambientale, incremento mobilità sostenibilità merci, valorizzazione terreni marginali;
• rinascita piccoli centri e salvaguardare il patrimonio di eccellenze “locali” supportando le attività economiche nelle aree rurali, montane e interne;
• qualità dei prodotti e tracciabilità alimentare (inserendo anche l’impronta ambientale “Carbon Footprint”) come contributo alla sicurezza alimentare e alla riduzione dei costi sanitari e contrasto alle logiche “all can you eat” e “junk food”
Il dibattito è stato animato dagli interventi del consigliere regionale Mauro D’Acri delegato al l’agricoltura che si è mostrato concorde con i punti salienti della relazione citando anche i contenuti del PSR. Nel corso del suo intervento l’on. D’Acri, in linea con la logica di valorizzare e tutelare il patrimonio agricolo della Regione Calabria, ha ribadito la sua contrarietà all’ampliamento della discarica in località “Pipino” nel Comune di Scala Coeli.
Sono intervenuti anche il sindaco di Terravecchia Mauro Santoro, il Segretario del PD di Cariati Peppino Cufari e il consigliere comunale d’opposizione di Cariati Alda Montesanto. Presente anche il segretario dell’A.PRO.ZOO
E’ quanto comunica il Circolo Legambiente “Nicà”.