Vicina all’invidiabile traguardo del mezzo secolo di vita, l’ormai notissima “Sagra della sardella” crucolese, organizzata dal Comune di Crucoli in collaborazione con associazioni e volontari del posto, nei giorni di domenica 12 e lunedì 13 agosto ha celebrato la sua 48ma edizione.
Tantissimi, com’era prevedibile, i visitatori giunti dalla vicina Torretta ma anche da tutta la provincia, che hanno invaso, nella due giorni di festa, il centro storico collinare la cui suggestiva Piazza Di Bartolo ha fatto da giusta location alla musica ed ai balli, ma soprattutto alle pietanze culinarie tradizionali tutte a base di sardella, rigorosamente del posto, nonché frutta di stagione e latticini di manifattura locale.
Molto utilizzato, e per l’occasione raddoppiato nelle sue corse, il servizio navetta che da luglio il comune istituisce tra Crucoli e Torretta, grazie al quale in molti, giunti dalla vicina frazione marinara, hanno potuto scamparsi la fastidiosa e logorante ricerca di un parcheggio in paese, dove comunque, già dalle prime ore della sera, tutto Viale della Repubblica era occupato da automezzi in sosta.
Quanto alla musica, che in questa sagra è sempre un accessorio importantissimo, grandi apprezzamenti hanno avuto i gruppi etno-folk che si sono esibiti sul palco allestito in piazza: domenica sera l’artista ciromarinese Emilio Spataro con una tappa della sua recentissima opera prima “Opera Tamarra”, intramezzata da un intervento di Giuseppe Virardi autore di un libro tutto dedicato alla specialità crucolese, mentre lunedì sera è stata la volta del gruppo irpino dei Tammurriarè e del loro concerto a base di tarantelle e “tammurriate”.
Ma la protagonista rimane lei, la regina delle piccanterie calabresi, la rinomata sardella di Crucoli, che in questo evento ormai ultraquarantennale viene distribuito in molteplici varianti: oltre alla classica fetta di pane casereccio, accompagnata da un bicchiere di vino rigorosamente locale, il panino con uova strapazzate e sardella, il panzerotto (o più comunemente “calzone”) alla sardella e quindi la ricercatissima spaghettata alla sardella, senza lesinare un buon piatto di frutta di stagione, tanto per concludere la particolare cena di mezz’agosto “cena”.
È bello farsi conoscere, apprezzare e ricordare per queste bontà locali. Mi ritengo uno dei fortunati che può ricordarsi la 1° edizione, anno ’70 e merito a tutti da allora ad adesso con un ricordo speciale per chi, ora, la sta organizzando lassù, due che mi vengono in mente,fra tanti crucolesi d.o.c. veraci sanguigni, Bino scaglione e di recente l’amico fraterno Serafino Paletta conosciuto anche come ‘max’