Riqualificazione e valorizzazione del patrimonio artistico identitario, il Comune avvia le procedure per l’acquisizione e la messa in opera dei lavori di restyling del Castello di Mirto. Il Consiglio comunale, all’unanimità, ha approvato lo schema proposto dal Governo Russo al fine di porre in esercizio il diritto di prelazione sull’acquisto dell’immobile storico, attualmente di proprietà privata. Si compie, così, il primo ed importante passo, atteso da decenni, verso il definitivo passaggio alla comunità del più prestigioso patrimonio architettonico di rilevanza culturale presente nel territorio della cittadina traentina.
Soddisfatti il sindaco Antonio Russo, il presidente del Consiglio comunale, Francesco Russo, l’Esecutivo ed il Consiglio comunale, all’esito della seduta assembleare di ieri (martedì 31 luglio) alla quale hanno preso parte la maggioranza nella sua interezza ed il consigliere Caterina Urso per la minoranza.
Siamo riusciti a trovare soluzione – ha detto il Primo cittadino nel corso del suo intervento durante l’Assise civica – ad una problematica contorta e intricata di fronte alla quale si erano fermate tutte le precedenti Amministrazioni comunali. Da oggi, finalmente, possiamo affermare che i cittadini del Comune di Crosia e del centro urbano di Mirto presto potranno fruire di uno degli spazi della memoria del territorio. Il cosiddetto Castello, così come lo fu nel tempo, ritornerà ad essere il gancio identitario della nostra comunità per far crescere e diffondere cultura, per creare nuovi spazi aggregativi e, finalmente, per dare alla Città un’area qualificata, autorevole e di rappresentanza per i più importanti eventi pubblici. Questo – ha precisato Russo – è un risultato ottenuto grazie alla solerzia e alla caparbietà dell’Amministrazione comunale e dell’Assessorato all’urbanistica, presieduto da Giovanni Greco, e ci consentirà, una volta acquisito l’immobile, di intercettare nuovi finanziamenti da destinare proprio alla riqualificazione dell’immobile, contestualmente ad altri interventi di messa in sicurezza e bonifica dei costoni perimetrali del Centro storico di Crosia e di restyling di Palazzo de Capua, sempre nel borgo.
Il Castello di Mirto, ovvero una delle più importanti e strategiche masserie dell’Alto Jonio calabrese, è una struttura semi-fortificata costruita nel 1600 dal Barone Giovan Michele Mandatoriccio, su di una preesistente struttura normanna, per la gestione degli affari legati alla produzione agricola del grande feudo di Crosia. La masseria dunque si espanse e si ampliò con l’aumento degli affari legati alle attività produttive agricole del feudo, in particolare quelle riferite alla produzione dell’olio ed alla raccolta dei cereali.
Nell’adeguamento della struttura, all’esigenza di creare un vero e proprio centro di lavoro, raccolta, distribuzione e stoccaggio di prodotti agricoli, al complesso originale si aggiunsero la dimora padronale, la dimora del fattore, le case per il personale di servizio e per i lavoratori stabili, case per i lavoratori stagionali, stalle, rimesse, magazzini ed una sala per gli ordini. La masseria fu anche teatro di tragici eventi legati al martirio degli antiborbonici nel 1799.