I Carabinieri Forestali hanno riapposto i sigilli, nei giorni scorsi, ad un capannone abusivo a Strongoli Marina che nonostante fosse sotto sequestro era correntemente usato dal proprietario. Il custode giudiziario dell’immobile è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per violazione degli obblighi di custodia.
Il capannone avente pianta rettangolare con dimensioni di circa 70 m x 25 m e del tutto abusivo era stato sequestrato nel corso di un controllo del territorio nel gennaio 2018 nella località Donnarosa del territorio di Strongoli, in prossimità della SS 106. Era presumibilmente a servizio, almeno in parte, di una nota attività commerciale della zona, come sembrerebbe anche dal tipo di prodotti stoccati all’interno in grande quantità. Il sequestro era già stato convalidato dall’Autorità giudiziaria, che aveva rigettato l’istanza di revoca, anche in appello, condannando il richiedente al pagamento delle spese del procedimento.
Sulla base di una segnalazione pervenuta i militari delle stazioni CC Strongoli e CC forestale Cirò sono intervenuti verificando che, nonostante il sequestro in atto, la struttura era correntemente usata per il deposito di sostanze e materiali, in sfregio ai provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.
I militari hanno riapposto i sigilli al capannone sequestrato, riaffidando la custodia giudiziaria allo stesso custode, un cittadino strongolese di 43 anni. Esso è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone per inosservanza dei doveri della custodia.