Basta poco per proteggere un nido di Rondine e Balestrucci. Piccoli interventi per garantire la sopravvivenza dei pulcini. Sistemare un pezzo di cartone al disotto del nido non fa sporcare il pavimento, che è la causa principale della distruzione dei nidi.
Le foto dimostrano alcuni interventi realizzati da cittadini attenti alla tutela di questi uccelli: abitazione su Via Roma di fianco la Pasticceria l’Artigiana e l’altro intervento sotto una tettoia adibita a ricovero per auto in località Ferraina.
Le rondini fanno parte della nostra cultura e del nostro immaginario comune, forse non immaginiamo neanche quanto. La Lipu si batte da anni per fermare la scomparsa della rondine dai nostri cieli e sensibilizzare le Regioni a un’agricoltura più sostenibile che tuteli la biodiversità e i Comuni per la protezione dei nidi di rondone e balestruccio. Alcune di queste specie sono in diminuzione (dati del Progetto MITO2000); essendo insettivori, queste specie contribuiscono alla riduzione di insetti quali Zanzare e Mosche, come evidenziano diversi studi scientifici.
Consumano una quantità fino a circa 6000 insetti al giorno (Zanzare e Mosche) per coppia nella stagione riproduttiva, per complessivi 150.000 insetti catturati fino al termine di ogni covata; le Zanzare e le Mosche possono veicolare alcune malattie a carico degli esseri umani e degli animali domestici, e dunque le rondini, i rondoni e le specie affini possono essere considerate particolarmente utili per migliorare la sicurezza sanitaria della società umana, contribuendo inoltre alla salubrità ambientale come “insetticidi naturali”.
I principali nemici della rondine oggi sono i cambiamenti climatici e la desertificazione, la distruzione dei nidi e l’uso indiscriminato dei pesticidi.
Se ci pensiamo, è proprio l’uomo ad aver voltato le spalle alla sua fedele “vicina di casa”.