Da questo anno, nella parrocchia di Santa Tersa d’Avila è stato intrapreso un percorso di catechismo, che continuerà negli anni successivi, atto a stimolare nei bambini la ricerca della bellezza nell’ambiente in cui vivono e quindi nel Creato. La Parrocchia, il Parroco don Massimo Sorrentino, i catechisti, i collaboratori hanno presentato nel corso di un incontro la finalità educativa e la promozione integrale umana e cristiana dei giovani caratterizzata dal metodo didattico. Il titolo della manifestazione è stato: “Ecco com’è Dio” – La Bellezza di Dio…nella bellezza del Creato”. La Chiesa di Santa Teresa d’Avila ha ospitato a marina di Strongoli l’incontro al quale hanno partecipato numerosi bambini con accanto i loro genitori. L’obiettivo dell’incontro è stato proprio quello di presentare questo percorso che ha come finalità di educarli ad apprezzare la bellezza del Creato, riflesso terreno della bellezza e dell’amore di Dio verso le sue creature, e di conseguenza stimolarli a custodire, tutelare e valorizzare questo grande dono. Questo percorso di catechismo parrocchiale si articola in varie fasi, in più anni e consentirà ai bambini di prendere coscienza che un atteggiamento poco rispettoso del Creato potrà portare a conseguenze negative che si possono ripercuotere su tutti noi, nel presente ma anche nel futuro. Atteggiamenti negativi che possono condizionare la nostra stessa sopravvivenza. La comunità parrocchiale ha così sottolineato nel corso della manifestazione che “è fondamentale far sì che i bambini prendano coscienza di ciò, per poi da adulti essere Uomini e Donne consapevoli e tutori del Creato”. La scaletta dell’evento ha previsto tre momenti: la presentazione della finalità della manifestazione, la proiezione di video-foto raccolte durante l’anno. Sono seguite delle coreografie e la descrizione di alcuni cartelloni realizzati dai bambini. Ad inizio catechismo, questo anno, gli educatori della parrocchia hanno invitato i bambini a fotografare tutto ciò che ai loro occhi rappresentava il “Bello”. Unica condizione: il soggetto doveva essere la natura a Strongoli. A loro scelta si poteva anche rappresentare questa bellezza con altre forme artistiche: canto, ballo, disegni. A tal riguardo sono stati preparati alcune coreografie e dei cartelloni. Moltissime le fotografie pervenute anche da persone esterne al catechismo che casualmente sono venute a conoscenza dell’iniziativa ed hanno aderito con entusiasmo.
I bambini e i ragazzi vivono l’età delle prime domande di senso, della scoperta del mondo, dei primi incontri con gli altri. Varie esperienze contribuiscono ad allargare le loro conoscenze. ll catechismo spesso rappresenta il primo incontro dei ragazzi con il Vangelo, che essi vivono nell’apertura dell’anima al fascino per la persona di Gesù. In questo percorso assume il valore di iniziazione alla fede e inserisce i ragazzi progressivamente nella conoscenza e nell’esperienza della vita cristiana, della sua bellezza, dei suoi impegni, delle sue responsabilità.
Gianni LeRose