In una mia nota apparsa su questo giornale il 5 febbraio 2107 scrivevo “A quando l’apertura del Teatro Comunale “Warner Bentivegna” di Crotone?“. Del ritardo si disse che era dovuto alla presenza di alcune stratigrafie archeologiche importanti. Nel frattempo l’Amministrazione comunale, attraverso una consultazione on line, chiedeva alla cittadinanza di indicare un nome per intitolare il nuovo teatro di via Poggioreale. Tante le indicazioni: ovviamente Pitagora e poi Alcmeone, Milone, Hera, Ulisse, Carlo Turano, addirittura i Fratelli Bandiera, san Dionigi e tanti altri. La scelta, infine, è caduta, a sorpresa, su Warner Bentivegna, attore teatrale nativo di Crotone e scomparso a Roma nel 2008. Insomma l’intitolazione c’è ma nessuno ancora vi è entrato. All’interno, per la verità, il teatro è già quasi completato con le sue 600 poltroncine di velluto rosso e i 200 posti in galleria. Ai lati della grande platea si evidenziano, in tutta la loro bellezza, 19 archi antichi facenti parte di un seicentesco chiostro divenuto, nel secolo, scorso, ospedale civile, poi abbandonato all’incuria. Restano da definire le strumentazioni tecnologiche, la torre scenica, il golfo mistico e pochi altri arredamenti. Però, a opera completata, ci si chiede come e dove sarà costruito un parcheggio adeguato, visto che l’imponente palazzo teatrale insiste al centro della città e affogato, come è, da palazzi e dal dirimpettaio mercato ortofrutticolo e ittico. Ora però siamo ancora ad un nuovo rinvio, se tutto va bene dovremmo entrare nel nuovo teatro nella primavera del 2019. Infatti nei giorni scorsi, da Piazza della Resistenza, è stata diramata una nota su cui si legge: “È stato pubblicato il bando di gara per il completamento del nuovo teatro comunale intitolato al grande attore “Warner Bentivegna”. Il bando prevede una base d’asta di 3 milioni di euro e una durata dei lavori di massimo un anno….”. C’è da aspettare insomma. E all’ esterno è tutto da sistemare, abbattere il vecchio muro davanti all’ingresso dell’allora ospedale civile.. Però, a opera completata, ci si chiede come e dove sarà costruito un parcheggio adeguato, visto che l’imponente palazzo teatrale insiste al centro della città e affogato, come è, da palazzi e dal dirimpettaio mercato ortofrutticolo e ittico.
Comunque sia, bisogna fare presto perché già qualche parte del muro perimetrale si sta sgretolando.