Sono questi, sinteticamente, i numeri dell’operazione in corso questa mattina dall’alba e che vede impegnati i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di crotone e della compagnia di soave nel veronese, nei comuni di Cutro, Isola di capo rizzuto, Crotone, Rocca di neto, Belfiore e Cologna veneta in provincia di Verona.
A seguito delle indagini svolte dai finanzieri pitagorici, a seguito della richiesta della procura della repubblica di crotone che e’ stata pienamente accolta dal gip, sono state emesse 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere e per altre 12 persone sono stati disposti gli arresti domiciliari. In tal modo viene smantellata una agguerrita associazione operante nel settore delle frodi fiscali e del riciclaggio del profitto del reato. Gli investigatori del nucleo di crotone hanno quantificato in 5.599.591,48 euro la somma sottratta al fisco fra ires, iva ed irap.
Le indagini: a partire da marzo 2015, in relazione ad una profonda attività di analisi svolta sulle segnalazioni inviate alla guardia di finanza di crotone dai finanzieri scaligeri e su una nutrita serie di segnalazioni per operazioni sospette, le cd. Sos fatte dalle banche e/o dagli intermediari finanziari, il nucleo di polizia economico-finanziaria pitagorico avviava le indagini, anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, che permettevano di scoprire l’esistenza di una radicata associazione a delinquere, avente lo scopo di realizzare ingenti risparmi di imposta attraverso l’emissione e l’utilizzo di false fatture riciclandone, successivamente, i proventi.
Durante le operazioni si acquisivano elementi inconfutabili circa la violazione della normativa sui sub appalti e sulla corruzione di due funzionari pubblici del comune di cutro i quali, al fine di favorire un imprenditore locale, procedevano a disporre il pagamento dei lavori da questo effettuati in violazione dell’art. 21 della l. 646/82, accettandone in cambio regalie.
La complessiva e sinergica attività di polizia tributaria e valutaria svolta prima dai finanzieri scaligeri e poi da quelli crotonesi, permetteva di individuare i singoli ruoli dei sodali, dagli organizzatori e promotori agli interpositori fittizi. Da sottolineare anche la collaborazione con il gruppo interforze della prefettura di verona che, mentre si sviluppavano le indagini, perveniva all’emissione di informazioni antimafia interdittive su alcuni dei soggetti/società oggi attinti dalle misure e dai sequestri.
I sequestri: 114 fra camion, rimorchi e autoveicoli, 18 unità immobiliari, 33 fra conti correnti, conti deposito, polizze, conti gestione portafoglio, certificati di deposito, conti gestione risparmio, per un valore equivalente al profitto dei reati fiscali ed al valore delle somme riciclate, di circa 12 milioni complessivamente.