Nella giornata odierna, alla presenza del Sindaco di Crotone, delle associazioni sindacali confederali e datoriali, del dirigente INAIL di Crotone, degli ispettori del lavoro, del rappresentante della Camera di Commercio, il Prefetto di Crotone Cosima Di Stani ha promosso un incontro per la condivisione di un percorso di progressivo innalzamento delle soglie di sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento all’edilizia, all’agricoltura, all’artigianato e al commercio.
L’iniziativa nata nella Conferenza Provinciale Permanente che opera preso la Prefettura di Crotone ha posto come urgente l’esigenza di potenziare la prevenzione dei rischi di infortuni attraverso una azione programmata che si proponga i seguenti obiettivi: campagna di informazione/formazione; coordinamento tra tutti i soggetti pubblici preposti ai controlli; strategie specifiche per settori produttivi, a partire dall’edilizia e dall’agricoltura; approfondimenti monotematici e specialistici sui diversi aspetti della sicurezza, compresi i cosiddetti “nuovi rischi”.
L’attenzione è riposta in particolare sui due comparti economici maggiormente sensibili sul versante della sicurezza, ove si registra una più significativa incidenza di infortuni, e di spicco nell’economia provinciale.
Contestualmente in tema di pubblici affidamenti viene promosso il diretto coinvolgimento delle stazioni appaltanti allo scopo di poter introdurre, direttamente nei bandi di evidenza pubblica, le cautele aggiuntive di sicurezza e gli obblighi formativi posti a carico degli operatori economici, anche con riferimento alla natura del soggetto titolato alla gestione della formazione.
Altra rilevante finalità prevista è la progressiva razionalizzazione delle aree d’intervento, all’interno di ciascun settore produttivo, come del coordinamento ed integrazione dell’attività di controllo e vigilanza dei molteplici Enti competenti, in modo da evitare ogni duplicazione e sovrapposizioni e per un efficientamento delle risorse umane disponibili.
In tale direzione è stata valutata favorevolmente l’adozione di un protocollo di legalità che renda espliciti ciascuno dei punti in un’ottica di auto- responsabilizzazione.