Ieri 31 marzo 2018, il satellite Tiangong-1 continuava a ruotare in modo irregolare, lo ha detto Claudio Portelli, dell’ufficio Space Situational Awareness dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). La stazione si trovava a circa 190 chilometri dalla terra. L’impatto dovrebbe avvenire quando si troverà a 120 chilometri.
Oggi, domenica 1 aprile 2018, secondo quanto stabilito dagli esperti durante un nuovo tavolo tecnico, è previsto per il 2 aprile 2018 alle 00:34 UTC (ora italiana 02:34) il rientro sulla Terra della Stazione spaziale cinese, il satellite Tiangong 1.
L’orario di rientro nell’atmosfera di Tiangong-1 è cambiato, il satellite ha rallentato la corsa nelle ultime ore, doveva rientrare oggi 1 aprile. Di fatto ci sono quattro finestre temporali, nel giro che il satellite sta compiendo attorno al mondo, che potrebbero interessare l’Italia. «La prima opportunità di rientro va tra le tra le 4.25 e 4.55 ora italiana», spiega Borrelli, come riportato da Il Mattino. Questa è la fascia che passa sotto la Sicilia. La seconda fascia va dalle 5.58 alle 6.28 e riguarda un’area compresa tra Roma, L’Aquila e Pescara fino a scendere verso Napoli, Avellino, Foggia e Barletta. La terza fascia invece ha uno spazio temporale che va dalle 7.30 alle 8, che tocca Toscana, alto Lazio, Umbria e Marche.
L’ultima fascia, dalle 9.02 alle 9.32, tocca Sardegna e parti della Sicilia e della CALABRIA. «Le ultime due fasce sono le meno probabili», aggiunge Claudio Portelli, dirigente tecnologo dell’Asi.
Tiangong-1 (Palazzo Celeste-1), è la prima stazione spaziale della Cina ed un laboratorio spaziale sperimentale. Il suo obiettivo principale è stato quello di testare e gestire le tecnologie relative all’avvicinamento ed attracco in orbita. È identificabile con il suo codice UN COSPAR ID 2011-053A. È stata lanciata il 30 settembre 2011 alle 03:16:03:507 ora universale, a bordo di un razzo Long March 2F/G dal centro di lancio satellitare di Jiuquan, nel deserto dei Gobi, Mongolia continentale, Cina. Una missione senza equipaggio e due con equipaggio, eseguite dalla navicella Shenzhou (navetta divina), hanno avuto luogo durante la durata operativa della stazione.
Cosa succederà? La stazione spaziale cinese Tiangong-1 rientrerà nell’atmosfera terrestre e, sostanzialmente, brucerà.
Una volta che rientra e si spezza, c’è il rischio che qualche pezzo raggiunga il suolo?
Tiangong-1 è un grande veicolo spaziale paragonabile per dimensioni e massa ad altre stazioni spaziali e veicoli cargo frequentemente utilizzati, come gli ATV dell’ESA, il giapponese HTV, la navetta russa Progress e quelle americane Dragon o Cygnus.
Dal monitoraggio dei rientri controllati di questi tipi di veicoli spaziali si può ipotizzare che la Tiangong-1 si romperà durante il suo rientro in atmosfera e che alcune parti sopravviveranno al processo e raggiungeranno la superficie terrestre.
Video dell’ATV-1 dell’ESA durante il suo rientro controllato a settembre 2008.
Informazioni aggiornate dallo Space Debris Office, ESA/ESOC, Darmstadt, Germania.