Per l’ennesima volta mi trovo a sottoporre agli organi di stampa, il grave stato di pericolosità in cui versa la viabilità delle strade provinciali nel territorio del basso ionio cosentino, e precisamente nel triangolo Mandatoriccio > Scala Coeli > Terravecchia.
Questa volta, però, la situazione è ancora più grave, infatti nella mattinata dell’11 febbraio u.s. sul tratto di strada della SP200, più volte segnalato ai vertici regionali e provinciali, si è verificata una grossa frana che ha interessato tutta la corsia che dalla frazione di San Morello porta sulla SS106. Già nella mattinata dell’11 febbraio mi sono attivato, in qualità di referente del comitato cittadino per la viabilità provinciale e comunale di Scala Coeli. Infatti ho comunicato telefonicamente la grave situazione di pericolo ad un dipendente della Provincia che si è subito attivato ad informare il responsabile del tratto incriminato. Successivamente ho anche inviato a mezzo pec una segnalazione con annesso servizio fotografico al Presidente, al consigliere delegato alla viabilità nonché al responsabile del settore viabilità della Provincia di Cosenza, con la quale chiedo un urgente intervento manutentivo e riparativo della sede stradale interessata, al fine di scongiurare l’isolamento delle comunità di Scala Coeli e di San Morello, peraltro già in atto. Nella malagurata ipotesi che detta strada venisse interdetta al traffico, i cittadini per raggiungere la statale 106 sarebbero costretti a fare oltre 40 chilometri di curve, anche perché la SP260 che passa da Terravecchia è interdetta al traffico veicolare da oltre 11 anni. Il perdurare di tale situazione andrebbe ad incidere negativamente anche sull’economia locale, e comprometterebbe il diritto alla mobilità dei cittadini, infatti vi sono tanti lavoratori, che nonostante tutte le difficoltà hanno scelto di vivere ed investire nel piccolo borgo di Scala Coeli, e tutti i giorni fanno i pendolari. Noi per l’ennesima volta chiediamo, maggiore sicurezza e soprattutto chiediamo maggiore attenzione a questo Territorio che ormai è al collasso, anche per la mancanza di infrastrutture, quali viabilità stradale, ferroviaria e Ospedali.