San Nicola dell’Alto: dovunque volgi lo sguardo lo vedi singolare nella sua forma, una nave tra la prua Monte Pizzuto e la poppa Monte San Michele che domina l’ampio orizzonte dal mare a tutta montagna silana. È stato casale di Casabona e come tale feudo dei Cavaniglia, degli Aragona, dei Pisciotta e dei Capecelatro che lo tennero fino al 1806. Dal riordino francese, San Nicola ottenne l’autonomia comunale con la frazione Carfizzi, nel territorio provinciale di Cosenza. Con i Borbone dal 1 maggio 1816 è stata trasferita nella provincia catanzarese. È in questo periodo che risultò essere uno dei comuni più industrializzati della Calabria, possedendo nel suo sottosuolo importanti giacimenti di zolfo. In cima al monte San Michele visitiamo l’omonimo santuario che custodisce una settecentesca icona del Santo. San Nicola è anche la patria del poeta Giuseppe Del Gaudio, “la voce e il cuore della poesia arberesche”. Ed oggi questo ridente paese può essere orgoglioso di aver dato i nati ad un altro scrittore di gran vaglia che riesce a far parlare della sua terra con toni affettuosi di devoto figlio. Sto dicendo di Carlo Rizzo, docente di Lettere all’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Gangale” di Cirò Marina. Per lo stesso Gangale, glottologo di fama internazionale, Rizzo, nel 2014, ha curato i testi della biografia a fumetti dal titolo “Gangale a trentasei anni dalla sua morte”. Nel 2015 ha lavorato, per le Edizioni Centro Stampa, sui testi della pubblicazione “Vivendo la Magna Graecia: tra Kroton e Krimisa – Scambi di genti e culture nel nostro territorio”. Inoltre ha ideato e organizzato, insieme allo scrittore di Carfizzi Carmine Abate, il concorso nazionale di narrativa per ragazzi dell’Alto Crotonese, per ben sei edizioni dal 2004. Oggi l’amico Carlo Rizzo si presenta, nel panorama letterario, con il romanzo, tutto da leggere e cum-prendere, “Lettere da Laconinas”, (Europa Edizioni) dedicato ed ambientato nella sua San Nicola dell’Alto e non poteva essere diversamente. Così leggiamo da una breve nota di presentazione: “Un luogo particolare, un tempo passato non troppo lontano ed un insegnante di Genova; questi sono i tre ingredienti principali di Lettere da Laconinas, un libro solo parzialmente epistolare, che racconta le sfumature di un piccolo borgo della provincia di Crotone, San Nicola dell’Alto, popolato da abitanti appartenenti alla cultura arbëreshë, la minoranza etnica albanese del sud Italia. Se inizialmente l’impatto con la nuova realtà lascia Sandro, il protagonista, interdetto e confuso, ci vorrà del tempo per iniziare a comprendere gli usi, i costumi e il particolare idioma parlato nel borghetto, ma per ogni tassello che trova una giusta collocazione, un pezzetto di radice affonda in quella terra quasi straniera. È così che, giorno dopo giorno, Sandro si rende conto di aver instaurato un legame con la popolazione di Laconinas. E ovviamente, quando l’amore ci mette lo zampino, la faccenda diventa sempre più complessa ed interessante…”. Orbene, la fatica letteraria di Rizzo, il prossimo 17 febbraio, h. 17, verrà presentata a San Nicola dell’Alto, nella sala consiliare del municipio. Dopo i saluti di rito del sindaco Francesco Scarpelli e della Dirigente scolastica Serafina Rita Anania, ne parleranno Cataldo Calabretta e don Franco Scalise e Antonella Napoli curerà la lettura di alcuni brani del romanzo intermezzati dalle note musicali di Michele Caputo e Giovanni Bellio.