Un grosso squalo famelico che con estrema voracità predava sino a pochi metri, se non centimetri, dalla riva nei pressi di Cerano, Brindisi, e più precisamente allo sbocco del canale della Centrale Termoelettrica. Si tratta di un evento unico anche per il tipo di specie, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, perché questa volta non si tratta della solita verdesca, come segnalato più volte nel corso degli ultimi anni per avvistamenti analoghi nel Tacco. Un fatto che merita senz’altro un approfondimento da parte degli studiosi, per comprendere come mai si verifichino con sempre maggior frequenza questo tipo di eventi che, vista anche la frenesia alimentare dimostrata dall’ultimo grosso esemplare a pochissima distanza dalla costa, inducono a riflettere se vi sia un qualsiasi tipo di rischio per i bagnanti.