Quella espressa dal consigliere regionale Orlandino Greco, in merito alla votazione, in Consiglio regionale, della proposta di fusione tra i comuni di Corigliano Calabro e di Rossano, é una posizione equilibrata, saggia, coraggiosa, ponderata e significativa, che l’Italia del Meridione sente di sostenere totalmente e di fare sua.
I rilievi tecnico-giuridici evidenziati rivestono una certa importanza, che non va assolutamente sottovalutata. Ciò che serve, a parer nostro, non è, difatti, la fretta, che é sempre cattiva consigliera, ma una analisi riflessiva e serena, oggettiva e con concreti elementi di giudizio. Elementi basilari, che attualmente mancano.
Nè possiamo pensare che un referendum consultivo, al quale hanno preso parte molto meno della metà degli aventi diritto al voto, debba precludere un processo di riflessione, che non può venir meno, anche e soprattutto in virtù di una proposta di legge, firmata dallo stesso consigliere regionale Orlandino Greco e dal suo collega, Franco Sergio, sulla quale si può dibattere e discutere, senza accelerare i tempi e, magari, pentirsi per un processo di fusione, che poteva essere realizzato sicuramente meglio e senza la moltitudine di lacune, che, allo stato, si registrano.
A noi non interessano né la scena e, tantomeno, il protagonismo, bensì guardiamo agli interessi dei territori ed alla tutela dei diritti dei cittadini, nonché al buon funzionamento delle autonomie locali. Non possiamo permetterci, infatti, di fondere due comuni e rischiare, subito dopo, la paralisi amministrativa e burocratica, che ha poi inevitabili conseguenze sui servizi primari, che si devono garantire alle proprie comunità.
Invitiamo, pertanto, a valutare meglio questa rischiosa e pericolosa accelerazione. Il Consiglio regionale, d’altronde, non è tenuto a ratificare alcunché, ma può e deve decidere autonomamente, anteponendo la difesa del futuro di una realtà così importante, ad eventuali posizioni di parte o di natura politica.
Per fare le cose per bene serve il giusto tempo, così come non si può non pensare di effettuare dei passaggi strategici e nevralgici, come la redazione, in modo condiviso, degli strumenti comuni, partendo da uno studio di fattibilità, da un bilancio consolidato e da uno statuto. Non a caso, tutto questo è previsto nella proposta di legge regionale sulle fusioni, che rappresenta uno strumento di cui dotarsi, prima ancora di approvare o votare atti di una certa rilevanza, come, appunto, la fusione tra Corigliano calabro e Rossano.
Per tale motivo, ci sentiamo di invitare il consigliere regionale Orlandino Greco ad assumere una posizione ferma e dura, in sede di massima assise regionale, al fine di far comprendere quello che potrebbe rivelarsi un gravissimo errore di valutazione, dettato da una fretta che non trova giustificazioni.
Bruciare i tempi ed i giusti passaggi, in casi come questi, non serve. Anzi, si rischia di far perdere sempre più credibilità alle istituzioni, che mai dovrebbero smarrire il lume della saggezza e della ponderatezza, in particolar modo quando é in gioco il futuro di intere comunità.
E’ quanto afferma il Sen. Nicodemo Filippelli, Segretario regionale l’Italia del Meridione.