Non c’è stata migliore occasione che quella di condividere, in questo momento di forte difficoltà sociale e umana, di stare insieme a 15 immigrati provenienti dallo Sprar di Roccabernarda, gestito dall’Arci di Crotone, che nella giornata di S.Stefano, sono stati ospiti della comunità Umbriaticense per trascorrere un’agape solidale insieme al Sindaco, Pasquale Abenante, al coordinatore, Alfonso Calabretta ed altri volontari, che hanno offerto agli ospiti immigrati una pranzo e un momento di vita sociale comune. Il tutto è stato proceduto dalla celebrazione della Santa Messa, officiata dai Frati della Congregazione Madonna della Luce, i quali, per l’occasione, hanno offerto agli stessi fratelli e alla comunità locale, la “Luce della Pace” portata a Umbriatico dallo stesso Alfonso Calabretta che nella mattinata si era recato presso l’abitazione del presidente Capo Scaut della Fis Raider di Cirò Marina, Lucia Sacco, per accendere la lampada che è stata portata nella chiesa di Umbriatico per essere poi diffusa a chi avesse voluto accoglierla nelle proprie abitazioni e comunità, accendendo a loro volta una candela, un cero o una lampada. Un forte momento di condivisione quindi, attraverso le donazioni degli alimenti da parte del Banco delle Opere di Carità di Cirò Marina agli immigrati e spirituale, con la diffusione della Luce della Pace. Ma l’occasione è stata anche per illustrare e fare visitare agli ospiti le bellezze storiche del piccolo borgo che sempre più sta divenendo, grazie alla volontà del Sindaco Pasquale Abenante e del coordinatore, Alfonso Calabretta, meta di attenzione da parte di visitatori e turisti. Infatti, nei prossimi giorni è in arrivo un gruppo di visitatori provenienti dal Veneto che hanno prenotato una visita guidata per ammirare, oltre le bellezze storiche, anche una mostra fotografica realizzata da Gregorio Patanè, da titolo, “Hotel Margherita”. Mostra realizzata con scatti d’autore che richiamano il noto lungomare Margherita di Crotone, dove, fanno sosta i tanti immigrati che giungono sulle nostre coste e che quindi a tratti, creano un effetto “Hotel” nella stessa città Ionica, dove trovano provvisoriamente giaciglio per la notte e bivacco per il giorno. Mostra che rappresenta con i suoi scatti il volto poco solidale della città con uomini e donne che giungono da lontano, rifugiati che scappano dalla loro terra che si accampano in ripari di fortuna e che trasformano, Viale Regina Margherita, a ridosso del porto, in uno strano Hotel. Ci verrebbe di copiare la frase che recita “Venite ad Umbriatico, ma non come turisti, come ospiti”.