E come ogni campagna elettorale che si rispetti, anche questa ha la sua buona dose di annunci. Per lo più promesse da marinaio, ma pur sempre buone per raccogliere consensi.
Sta di fatto che a questo esercizio di antichissima memoria nessuno si sottrae. E non importa se il rischio, anzi la certezza matematica, è quella di essere smentiti alla prova dei fatti. È la campagna elettorale.
A leggere i numeri snocciolati ieri durante la visita nella nostra città del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, Crotone è destinata a vivere nel prossimo futuro un risorgimento dai connotati aurei.
Si potrà volare, si potrà viaggiare in treno, si potrà finalmente godere di una viabilità decente, andremo a teatro, partiremo con le navi da crociera, godremo della bellezze dell’Antica Kroton, diventeremo orgogliosi di un ospedale ricco di tecnologia avanzata e di servizi all’avanguardia, insomma, come apostrofava Lucio Dalla, ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno, anche i muti potranno parlare mentre i sordi già lo fanno.
E tutto questo avverrà perché dopo mesi di scontro su tutto con l’attuale Amministrazione Comunale guidata dai Demokratici (solo per citarne alcuni vorremmo ricordare le durissime parole ed iniziative dei Demk contro l’attuale Direttore Generale della ASP ed il gioco al massacro sull’aeroporto con scambi di accuse e responsabilità ben precise), oggi finalmente si sancisce una comunione di intenti tra le parti ed una inusuale, quanto legittima, sinergia nel perseguire il bene comune.
Crotone, la città, la provincia, le sue difficoltà socio economiche sono sotto gli occhi di tutti, sono soprattutto sotto gli occhi dei suoi cittadini, quelli che non arrivano alla fine del mese con lo stipendio e quelli che uno stipendio non ce l’hanno, quelli che da troppo tempo aspettano che qualcosa succeda, che si esca dall’immobilismo istituzionale e che si cominci seriamente a lavorare per ridare a questo lembo di territorio quella dignità sempre più vilipesa e calpestata.
E per ridare slancio a questo territorio, ed all’intera Calabria, bisogna smetterla con la politica degli annunci e cominciare a dare risposte concrete, quelle risposte oramai attese da troppo tempo e che, paradossalmente, come avvenuto ieri, trovano ampia risonanza ogni volta che si approssima una campagna elettorale e/o c’è da sugellare qualche accordo politico di troppo.
Il messaggio che Crotone ha voluto dare con una grande adesione alla manifestazione del 16 novembre presso la Cittadella Regionale è esattamente il contrario di quanto consumato ieri, abbiamo chiesto e continueremo a chiedere che ci sia un reale cambio di rotta dell’amministrazione regionale e, aggiungiamo, che l’amministrazione comunale abbia un sussulto di orgoglio ed esca dal letargo in cui si è racchiusa e si accorga che oltre le mura della stanza del sindaco c’è una città che soffre e che ha la necessità di uscire dal declino a cui è stata relegata.
Noi non staremo a guardare, a partire da quella mancata firma su un protocollo che sembrava cosa ormai fatta e che invece, complice la Romania, ed una figura non certo decorosa per i contraenti, è stato rimesso temporaneamente (almeno così speriamo) nel cassetto dal quale era stato levato.
Nei prossimi giorni, unitamente ai nostri organismi provinciali e regionali, discuteremo di ogni iniziativa utile da mettere in campo per riportare al centro dell’attenzione delle istituzioni locali e regionali la gravità dei problemi che attanagliano e accomunano tutto il territorio calabrese ripartendo da quel piano per il lavoro di cui sino ad ora nessuno ha voluto occuparsi.