Creare uno spazio all’interno del quale i ragazzi di Cariati possano stare insieme, confrontarsi, partecipare ad attività e riscoprire la solidarietà. Di questo si è discusso ieri nell’incontro tra la sindaca Filomena Greco e le associazioni di volontariato di Cariati che si sono date disponibili a impegnarsi per un progetto comune. La riunione, che si è tenuta nel pomeriggio al Centro Sociale, ha segnato il primo passo di un impegno che sembra entusiasmare tutti. Nei prossimi giorni, lo stesso incontro si terrà con i dirigenti scolastici e docenti e successivamente con le famiglie.
«In una società sempre più fragile, nella quale i ragazzi spesso perdono la bussola, perché mancano le organizzazioni sociali di un tempo, che in qualche maniera fungevano da guida, e le occasioni per stare insieme in modo sano, è compito di noi grandi immaginare soluzioni nuove. Opportunità che possano colmare questa enorme lacuna – ha detto la sindaca Filomena Greco – . A partire da uno spazio libero di aggregazione, all’interno del quale si potranno liberamente leggere libri, organizzare cineforum, partecipare a varie attività».
Tante le associazioni presenti all’incontro, che hanno dato la loro disponibilità a collaborare: Associazione Sportiva Folgore, Associazione Amici del Cuore, Avis Cariati, Rotary Club Cariati, Lilt Cariati, Associazione Commercianti Cariati, Cariati Calcio, Centro Italiano Femminile, Associazione Radici, Nuovo Cielo e Lega Navale.
«L’esigenza di mettere insieme tutte le istituzioni, le associazioni del territorio e le famiglie per realizzare qualcosa di interessante ed educativo per i nostri ragazzi – ha continuato la Prima cittadina – era in progetto da tempo. Abbiamo accelerato dopo il convegno che si è tenuto lo scorso 25 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nel corso della discussione, e poi anche dopo in conversazioni informali con i relatori presenti, si è avuta la consapevolezza che per combattere fenomeni come quello della violenza e per prevenire femminicidi sia fondamentale creare una rete di collaborazione tra i diversi soggetti della società. Con quale scopo? Quello di intervenire su bambini e ragazzi con gli strumenti dell’educazione. E questo vale anche per altri problemi giovanili, come la dipendenza da droghe, l’alcolismo e la ludopatia. Senza dimenticare il bullismo, spesso frutto di una scarsa capacità di entrare in empatia con l’altro, di fare squadra o di essere solidale. Molti non sanno come impiegare il loro tempo libero, si annoiano, non hanno stimoli per coltivare le loro passioni. Alcuni si ammalano perfino di solitudine. Non hanno luoghi dove incontrarsi e confrontarsi. Per questo, dobbiamo impegnarci. E farlo da subito».
Il prossimo appuntamento è fissato per il 12 dicembre con le scuole.
«Se crediamo che alcune tragiche situazioni succedano solo altrove, sbagliamo clamorosamente. Condizioni gravi esistono anche nel nostro paese, alla portata dei nostri ragazzi. Ma tutti insieme, uniti, facendo un passo alla volta, possiamo ridare speranza di un futuro migliore ai nostri figli. E, perché no?, anche un presente più pieno, spensierato e interessante».