I processi sociali più rilevanti degli ultimi anni hanno come obbiettivo l’equiparazione di tutti gli uomini indipendentemente dalle loro caratteristiche, considerate essenziali nel renderli unici. Una delle differenze più profonde tra gli esseri umani è quella del sesso, biologica, ineliminabile perché essenziale alla perpetuazione del genere umano. Nonostante la nostra società, rispetto alle epoche precedenti, sia riuscita ad attenuare questa diversità, sono sempre più evidenti i casi di sottomissione della figura femminile da parte di quella maschile, non di rado accompagnati da gesti aggressivi. Quando l’uso della forza per imporre un comando entra in gioco nei confronti delle donne da parte di un uomo si parla appunto di violenza sulle donne o violenza di genere, o più brutalmente di “Femminicidio”.
Per l’intera giornata di sabato scorso, 25 novembre, giornata istituita e dedicata appunto al fenomeno del femminicidio, Cirò Marina si è vestita di Rosa. La scelta della nostra città è stata fatta dalla Cisl Calabria, nell’ambito della campagna nazionale “Diamo un taglio alla violenza” insieme al Coordinamento Nazionale Donne della Cisl e all’Anteas Cisl di Cirò Marina, per lanciare un messaggio importante volto a stimolare e chiedere sinergie alle Istituzioni e alla società civile, al fine di porre un freno al sempre più evidente fenomeno. La scelta di Cirò Marina è caduta a seguito dell’efferato omicidio subito dall’indimenticata, Antonella Lettieri, alla quale nel pomeriggio è stato dedicato uno “Sportello Rosa”, ubicato nella sede dell’Anteas in Via Libertà, dove le donne sicuramente potranno trovare ascolto e stimoli per denunciare, chiedere assistenza e informazioni. Per un giorno quindi, cominciando dalla mattinata nel Teatro Alikia, alla presenza della responsabile regionale del Coordinamento donne della Cisl, Nausica Sbarra e del direttore del Corriere della Calabria, Paolo Policheni, hanno avuto avvio le diverse fasi organizzative della giornata, incontrando i giovani studenti delle scuole secondarie di primo grado che hanno partecipato al concorso “Roberta Lanzino” laddove dopo i saluti e gli interventi del Sindaco, Nicodemo Parrilla, che ha sottolineato la valenza e l’importanza del processo educativo rivolto ai giovani, in una sala gremitissima, gli interventi di Nausica Sbarra e di Paolo Policheni che hanno ripetutamente affermato quanto sia importante attenzionare il problema che và seguito con impegno quotidiano da parte di tutti. Cirò Marina quindi, per un giorno, Città Rosa, per rimarcare un problema sociale molto presente che l’omicidio di Antonella ha ancor più acuito nella nostra città. ” Un fenomeno quello del femminicidio, come è stata ripetutamente sottolineato in tutte le fasi dell’intensa giornata che, contrariamente al pensiero comune non si esplicitano solo come atti fisici di tipo conflittuale o sessuale, ma anche psicologici, economici e stalking, tutti accomunanti dall’esercizio di un potere e da un controllo il più delle volte ossessivo sulla vittima.” E’ emerso anche, che le vittime di violenza hanno spesso una giovane età, ma il fatto che anche gli autori di questi atti siano sempre più frequentemente minorenni spinge tutti a riflettere sui motivi che spingono i ragazzini ad usare la forza per imporsi con le loro compagne, amiche, fidanzatine. Non sono rari i casi in cui tali comportamenti derivino da una reiterazione di atteggiamenti visti o subiti in prima persona, traumi aperti e mai curati che sfociano in nuove azioni brutali creando un circolo vizioso di violenza.
Per uscire da questa spirale è importante conoscere i modi e gli strumenti a disposizione in situazioni del genere, magari per aiutare conoscenti che le hanno vissute o si sentono a rischio. Il fatto che non si parli in modo esplicito di violenza sulle donne non implica che questa non esista anche in contesti apparentemente sereni: infatti è proprio l’ambito domestico quello in cui è stato registrato il numero più alto di atti violenti da parte di coniugi o parenti. Diventa quindi ancora più difficile per le vittime denunciare i fatti o parlarne ad amici e conoscenti perché oltre allo shock per aver subito atti del genere si aggiunge il senso di colpa verso i familiari e soprattutto ci si espone maggiormente al rischio di peggiorare la propria posizione”.
Un tema quindi, molto presente nella società attuale, che dovrebbe indurre tutti ad affrontare questo argomento, difficile e delicato,senza ignorarne le tante implicazioni socio educative. In questo spetta alle donne, avere più coraggio nel denunciare e agli uomini maggiore rispetto. Infine nella serata la Santa Messa dedicata alle donne vittime della violenza nella Parrocchia di S.Nicodemo dove è stato presentato un cortometraggio alla presenza del registra Franco Barca mentre le conclusione sono state affidate al segretario regionale della Cisl, Paolo Tremonti.