Anche Punta Alice, con i siluramenti del sommergibile Remo al largo e della torpediniera Lince incagliata sulla spiaggia, tra i tanti episodi bellici presentati da Giulio Grilletta nella conferenza “La Seconda guerra mondiale nelle coste joniche” tenutasi a Soverato nel pomeriggio di ieri (venerdì 17) presso l’Istituto tecnico economico “A. Calabretta”. Un’iniziativa promossa dalla Libera Università Popolare della Terza Età e del Tempo Libero “Magno Aurelio Cassiodoro” e dall’Associazione “Calabria in Armi”. Grilletta, medico, giornalista e autore del saggio storico “KR 40-43. Cronache di guerra”, ha evidenziato come la costa jonica calabrese sia stata significativamente interessata dall’ultimo conflitto mondiale. La sua posizione geografica – tra la base navale di Taranto a nord, la Grecia a est, il possedimento britannico di Malta e la sponda nordafricana a sud – l’ha resa protagonista e testimone al tempo stesso dei principali eventi bellici nel teatro mediterraneo. Un’importanza di rilievo era riconosciuta alla città di Crotone in quel periodo storico. Gli stabilimenti industriali, in particolare la Montecatini, il porto e, da settembre 1941, anche l’aeroporto costituivano i principali bersagli degli attacchi aerei angloamericani. La città venne anche cannoneggiata dalla Royal Navy il 21 luglio e il 1° agosto 1943. Nella sua relazione Grilletta ha presentato le immagini di tutte le unità britanniche coinvolte nell’azione. Frutto di una personale ricerca anche le immagini del sommergibile britannico Rorqual e del suo comandante Lennox William Napier, ai quali è legato il cannoneggiamento del ponte ferroviario sull’Ancinale, poco a sud di Soverato, il 30 gennaio 1943. Molte le foto sui bombardamenti subiti all’epoca da Crotone, Catanzaro, Catanzaro Marina e altre località, mentre i documenti d’archivio sulle precarie condizioni alimentari e igienico-sanitarie, in primo luogo l’imperversare della malaria, hanno restituito al pubblico uno spaccato della vita quotidiana in quegli anni drammatici, con la popolazione civile e le truppe delle divisioni costiere fiaccate nel fisico oltre che nel morale. La conferenza è stata aperta dai saluti della professoressa Sina Pugliese Montebello, presidente dell’Università, e dall’introduzione del generale Pasquale Martinello, presidente di “Calabria in Armi” e già comandante del Comando Militare Esercito “Calabria”.