Questo in estrema sintesi l’obiettivo di EuroPCom 2017 tenutosi a Brussels il 9 e 10 Novembre, presso le sedi dell’Euro Parlamento e del Comitato delle Regioni. L’Evento giunto all’ottava edizione è coorganizzato dal Comitato delle Regioni, Consiglio d’Europa, Europarlamento, Commissione Europea e Comitato Economico e Sociale. Oltre 20 le sessioni tematiche esplose e più di 600 i comunicatori presenti dai 27 paesi membri con la partecipazione attiva anche di giornalisti e broadcasters inglesi. Nella due giorni si sono premiate alcune best practices dedicate alla comunicazione sui social media presentate da giovani concorrenti, che hanno accolto l’invito di EuroPCom a misurarsi con nuovi prodotti per presentare l’Europa ed i suoi progressi, così come la sfida attualmente in corso lanciata dalla comunicazione europea per contenere i populismi e i nazionalismi crescenti in ambito comune. La velocità del messaggio e le immagini accattivanti hanno caratterizzato le produzioni vincenti come la belga PopUp. Non sono mancati esempi di lavoro in comune per la formulazione di nuovi metodi di comunicazione rivolti al digitale ma anche direttamente ai cittadini come lo story telling. Dibattiti e dialoghi strutturati sui maggiori temi comunitari si sono comunque conquistati la parte del leone, promettendo di essere le strumentazioni comunicative alla base della prossima campagna di Eu2019 per il rinnovo dell’Europarlamento. L’Europa ha chiamato a raccolta i suoi comunicatori ed i leader partner dei progetti finanziati per veicolare il dibattito tra i cittadini. Ben conscia della sua difficoltà attuale a governare le conseguenze della Brexit, così come a fare fronte all’ormai consolidata emergenza migratoria ed alla crescente crisi occupazionale, che la vede tra gli ultimi posti tra le organizzazioni attive nell’economia globale capaci di offrire chances lavorative ai giovani come pure ai cittadini. Un’Europa alla ricerca dei suoi valori fondanti, che tenta affannosamente di fare sognare le giovani generazioni, bisognose di nuovi orizzonti in cui credere e nuove certezze per costruire il proprio futuro. Ciò nonostante l’Europa vista nella due giorni di Bruxelles è certamente più appassionante di molti dei propri staterelli membri, poco inclini ad accettare le logiche di un mondo globale, ormai realtà da cui non poter prescindere, in cui poco spazio resta alle singole identità nazionali arroccate su antichi sogni di grandezza e isolazionismo. Lo hanno capito bene i comunicatori istituzionali partecipanti ad EuroPCom 20017, cui ora pertiene il compito, tornati dietro le proprie tastiere e macchine da presa o smartphone, che più ci piaccia, di riuscire ad infiammare gli animi degli europeisti e di coinvolgere nuovamente le centinaia di migliaia di euroscettici. Questo l’onere, che anche noi come EdicCalabria&Europa, tenteremo di giocare, partendo dal locale, dalla periferia più a sud dell’Italia: La periferia della Locride, da cui intendiamo, con nuovo sprint e nuove certezze continuare a parlare, dialogare, rilanciare il senso europeo dei nostri concittadini,dimostrando che insieme si potrà uscire dalla crisi e offrire ai giovani ed ai più deboli nuove aspettative ed opportunità altrimenti mere chimere.