Anche quest’anno ricorre l’anniversario di una una pagina bruttissima della nostra storia.
In questo luogo della memoria, sono seppelliti 5.839 connazionali che hanno perso la loro vita nella seconda guerra mondiale nello Schleswig-Holstein, nella Bassa Sassonia, ad Amburgo, a Brema e nella Westfalia. E questi sono semplicemente una piccola parte delle tante vittime di quei tempi e questo è uno dei tanti luoghi della memoria lasciati in eredità alle nuove generazioni che non sembrano assolutamente averne capito il senso.
Purtroppo bisogna costatare e prendere atto che molto spesso l’uomo non impara dalla storia ma continua ad ignorarla.
Tantissimi i fatti successi che quotidianamente i media ci portano dentro casa e che lasciano intravedere razzismo e antisemitismo.
Fatti che si ripetono e continuano a calpestare questi luoghi della memoria, uomini e donne, bambini e vecchi vittime della mostruosità della guerra ma anche dell’odio e dell’indifferenza altrui.
La destabilizzazione e le successive guerre ancora in atto in Siria e paesi limitrofi ci rimandano a genocidi, decapitazioni, torture e morti come allora. Fughe di popoli verso la speranza di trovare una terra promessa che già ha, in questo preciso momento storico, una grande crisi di identità ed una serie di problemi annessi. Ovunque avanza il puro campanilismo e gli egoistici interessi individuali.
Lontani dalla storia e dalle nostre tradizioni, lontani dall’accoglienza e dall’integrazione di chi scappa e chiede aiuto.
Speso mi chiedo se la nostra Europa da molti osannata e da tanti altri additata come una matrigna in mano alla Germania ed ai grossi capitali, se questa Europa mai diventerà l’Europa dei popoli. Troppi nazionalismi e beceri interessi mi lasciano perplesso e quotidianamente anche fatti come quello successo a Roma dove degli imbecilli camuffati da tifosi di calcio della Lazio, sporcano addirittura la figura di Anna Frank e la uccidono nuovamente. Quello che più mi rattrista e mi lascia a pensare è che Tra di essi ci sono anche dei minorenni. Cosa sanno delle atrocità passate in un campo di sterminio, …….di un campo concentramento qui in Germania o altrove,……….. cosa sanno dei dolori e delle lacrime di questa gente qui sepolta e che noi oggi cerchiamo di onorare con questo rito che ogni anno si ripete proprio per non far dimenticare. Cosa sanno dell’atroce dolore che portano in petto i parenti e gli amici delle vittime.
Io però, come dissi lo scorso anno sono fiducioso ed auspico che il ricordo di tutte queste persone passate per le armi ed a cui va tutto il nostro rispetto, possa essere utile per indirizzare i poteri che governano il nostro pianeta, verso una politica di coesistenza di tutti i popoli nel vivere le loro diversità in nome della pace e della fratellanza. E mi auguro che in futuro, i governanti si adoperano affinché nelle scuole venga insegnata la storia`in modo diverso da oggi perché la storia non va imparata a memoria per prendere un voto sulla pagella ma deve essere insegnata affinché diventi la memoria di un popolo e non solo di chi l’ha scritta.
Per ultimo voglio lanciare un appello al nostro Governo affinché metta a disposizione le dovute risorse per il mantenimento di questi luoghi della memoria.
E’ quanto ci comunica il Presidente del Comites di Hannover, Dott. Giuseppe Scigliano.