Il consigliere di Stato Francesco Paolo Tronca è cittadino onorario della città di Petilia Policastro, in provincia di Crotone. Un’accoglienza calorosa è stata riservata all’ex prefetto di Milano nel salone della biblioteca comunale, dove lo aspettavano il prefetto Cosima Di Stani, il comandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Emilio Fiora, il maggiore Danilo Cimicata comandante provinciale interinale dei carabinieri, il capitano Marco D’Angelo comandante della Compagnia di Petilia Policastro, l’ing.Antonino Casella comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, l’on.Nicodemo Oliverio, i sindaci Amedeo Nicolazzi di Petilia Policastro, Armando Foresta di Mesoraca, Nicola Belcastro di Cotronei, Nicola Bilotta di Roccabernarda, Carmine Barbuto di S.Mauro Marchesato, Iginio Pingitore di Scandale, Salvatore Torchia di Sersale, Gianluca Bruno di Isola Capo Rizzuto, Tommaso Blandino di Rocca di Neto, Francesco Scarpelli di S.Nicola dell’Alto, Rosario Macrì di Belvedere Spinello, Gino Murgi di Melissa, Angela De Luca vice sindaco di Santa Severina. I lavori, coordinati dalla presidente del Consiglio comunale Carmela Elia, si sono aperti con l’intonazione dell’inno nazionale eseguito dal coro Gaudemus.
“Al consigliere di Stato Francesco Paolo Tronca, petilino nell’animo, per il senso di legame al suo paese originario, per la sua più volte dichiarata petilinità”. Questa la motivazione della cittadinanza onoraria incisa sulla pergamena, che il prefetto Tronca ha accettato con questa sua dedica:”Con profondo orgoglio, che si trasforma in onore storico, accetto la cittadinanza onoraria della città di Petilia Policastro, che dette radici storiche ai miei antenati. Sono estremamente fiero di tale riconoscimento, che dedico a tutta la splendida collettività cittadina e a mio figlio Ignazio Maria”. Ignazio, come il bisnonno che era nato a Petilia e che nel 1861 si era poi trasferito a Marsala, in Sicilia, dopo essere entrato nella Guardia di Finanza. “Oggi è una giornata di orgoglio, ha esordito il sindaco Nicolazzi, che, dopo aver sottolineato l’attaccamento di Paolo Tronca a questa comunità, il modello da prendere come esempio, non ha mancato di rimarcare i gravi problemi di questo territorio, a cominciare dalla viabilità, al dissesto idrogeologico, alla perdita di oltre 250 posti di lavoro. E’ toccato, poi, allo storico Francesco Cosco illustrare la storia di questa nobile famiglia policastrese, “la più antica di cui si abbia memoria storica. La motivazione è affettiva, per la sua più volte dichiarata petilinità”. Il prof.Cosco ha ricordato le diverse occasioni che hanno portato il prefetto Tronca a Petilia nel passato, quando era capo del Dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco. “Sono legatissimo a questa terra, a questa collettività, ha dichiarato il neo consigliere di Stato Tronca. La sento, la avverto, la respiro. Ad essa dedico la mia carriera al servizio dello Stato. Una carriera densa di soddisfazioni, ma vissuta sempre come servizio, con onestà e professionalità, rispettando sempre dei punti fermi che non sono negoziabili, quali la legalità e la democrazia”. Francesco Paolo Tronca è nato a Palermo 65 anni fa, è stato commissario straordinario di Roma capitale nel 2015, prefetto di Milano dal 2013, capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco dal 2008, dal 2006 prefetto di Brescia e prima di Lucca. Ha iniziato la sua carriera nel 1979 nell’amministrazione civile dell’Interno presso la Prefettura di Milano. Si è occupato per anni di criminalità organizzata, di sicurezza e ordine pubblico, di rapporti sindacali e di mediazione sociale.