Un agricoltore crotonese di 67 anni, nei giorni scorsi, è stato denunciato dai carabinieri forestali perché aveva dato fuoco a un cumulo di contenitori in polistirolo per piantine (finocchi) ai bordi del suo campo agricolo, per smaltire il materiale adoperando il modo più semplice e a costo zero: dargli fuoco. Modalità assolutamente vietata.
I militari sono intervenuti avendo notato, nel corso di un servizio mirato a contrastare tale fenomeno, una vistosa colonna di intenso fumo nero provenire dalla località “Scifo” di Crotone.
Giunti sul luogo, un fuoco stava divampando ai bordi di un campo appena piantumato a finocchi, mentre un uomo, rivelatosi il conduttore del fondo, era intento, alla vista dei militari, ad allontanarsi rapidamente e di soppiatto.
Il rogo stava interessando, almeno per quanto al momento era rimasto ancora da bruciare, dei contenitori in polistirolo per piantine, cosiddette “padelle”.
L’agricoltore veniva denunciato all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di combustione illecita di rifiuti speciali e getto pericoloso di cose, per come sanzionato dal nuovo art. 256 bis del D.lgs. 152/06 recentemente modificato dal legislatore proprio al fine di sanzionare un modo sconsiderato di smaltire i rifiuti speciali agricoli. Tale pratica difficilmente potrà essere ostacolata senza un’ opera di sensibilizzazione degli addetti ai lavori, per questo sarebbe opportuno che le associazioni di categoria si adoperassero in tal senso, mediante delle mirate campagne di informazione sui rischi che condotte simili possano causare per la salute umana, infatti bruciare materiali come quelli in esame, produce diossina che sicuramente nuoce alla salute delle persone e alla qualità dei prodotti.