Qualche giorno fa il lungomare di Cariati era un cimitero di pannolini sporchi. Qualcuno, come succede ormai da mesi in diverse zone del paese, ha abbandonato rifiuti per strada.
«Non è la prima volta che accade – denuncia la sindaca Filomena Greco – . A inizio 2017 abbiamo introdotto il sistema di raccolta differenziata. Una novità assoluta, che purtroppo non è piaciuta a chi evidentemente non ha a cuore il destino di questo paese. Così, capita che si ritrovino per strada buste di immondizia e rifiuti vari. Persino elettrodomestici. Eppure, abbiamo previsto perfino un’isola ecologica. Evidentemente, c’è chi ancora non si rassegna al fatto che con la nostra amministrazione c’è stato un cambiamento importante, che ha riguardato anche azioni volte alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. E così, continua a contrastarci con atti incivili e irrispettosi dell’intera comunità».
«Inoltre – continua la Prima cittadina – chi si ostina a inquinare il nostro bellissimo paese, oltre a causare un danno ambientale con discariche abusive che procura anche danni economici. Dovremo ripulire, e questo ha un costo per le casse comunali».
Ma non è solo per le strade del paese che gli incivili fanno sentire la loro voce. Sempre qualche giorno fa, alcuni vandali si sono introdotti di notte nell’istituto alberghiero. Hanno distrutto quadri, rotto computer, versato olio usato sul pavimento della scuola.
«Sono gesti inaccettabili – ha tuonato la Sindaca – , che colpiscono tutta la comunità, e soprattutto i ragazzi. Abbiamo il dovere di garantire agli studenti il massimo della tranquillità e le migliori condizioni per studiare. Si tratta di una battaglia da portare avanti tutti insieme. Perché non è tanto una battaglia politica, quanto, a mio avviso, una battaglia di civiltà. I cariatesi sono un popolo stupendo: accogliente, aperto, allegro. È inaccettabile che la cocciutaggine e l’inciviltà di pochi possa intaccarne, seppur minimamente, l’immagine che arriva all’esterno. Per questo chiedo ai miei concittadini di fare segnalazioni, denunciare, rifiutare tutti insieme questa mentalità che ci porta solo verso il basso».