La visita di un campione come Vincenzo Maenza, due volte campione olimpionico di lotta (Los Angeles 1984 e Seul 1988) e medaglia d’argento a Barcellona nel 1992 è stato un momento importante per la nostra città.
Grazie alla passione dei maestri Antonio Parrotta e Luigi Durante della Scuola Guardia Krotoniate, tanti ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscere nello stage curato dal grande campione, le tecniche di uno sport affascinante e che anche a livello locale sta dando grandissime soddisfazioni alla nostra città.
Ma hanno avuto anche modo di apprezzare il profilo morale e la sensibilità di un uomo che ha fatto dello sport uno scopo di vita.
Lo sport, questa è la nostra visione, non è soltanto agonismo ma anche crescita personale e dunque avere esempi come Vincenzo Maenza, che ho avuto modo di ringraziare personalmente presso la sede del Coni, sono importanti per i giovani che si avvicinano al mondo sportivo.Occorre anche passione come quella espressa dai maestri Parrotta e Durante che con la loro realtà promuovono questi valori ed ottenendo anche risultati di prestigio attraverso i propri atleti come Ilaria Leto e Mattia Benincasa che a breve parteciperanno ai mondiali di grappling che si terranno prossimamente in Azerbaigian ai quali non faremo mancare il nostro sostegno.
Nelle parole di Maenza, che ho avuto il piacere anche di ospitare allo Stadio Ezio Scida per la partita Crotone – Benevento (tra l’altro ha portato anche fortuna alla nostra squadra), ho riscontrato soprattutto questa voglia di donarsi ai giovani.
Un campione è tale proprio perché non solo si afferma agonisticamente ma soprattutto perché è capace di trasmettere i suoi valori alle giovani generazioni.
In queste ore ho con piacere ricevuto i ringraziamenti per l’accoglienza in città da parte di Vincenzo Maenza, ma sono io che rinnovo la gratitudine a questo grande campione per aver onorato la nostra Crotone, sempre più città dello sport.