“Abbiamo espresso, con una interrogazione in question time in Commissione Agricoltura presentata con le Colleghe Carloni e Palma, la necessità che nell’Accordo in via di definizione fra Unione Europea e Cina sulla valorizzazione reciproca nei rispettivi mercati di cento prodotti del comparto agroalimentare, sia assicurata adeguata tutela ai tanti Vini DOC di pregio prodotti nel Mezzogiorno. Infatti fra i 26 prodotti italiani tutelati allo stato sarebbero ricompresi 13 Vini del Centro-Nord, con ingiustificata e irragionevole esclusione di tanti Vini DOC di eccellenza e con rilevante dimensione produttiva che provengono dalle regioni meridionali, dalla Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, spesso con produzioni di gran lunga superiori a diversi dei tredici Vini che sarebbero, invece, ricompresi nell’Accordo. Ne discenderebbe una decisione penalizzante per l’agricoltura e l’agroalimentare meridionali, punto di forza per l’intera economia italiana. Occorre un risoluto ed immediato intervento del Governo per modificare ed integrare l’elenco dei vini oggetto dell’Accordo nel negoziato ancora in corso fra Unione Europea e Cina per porre riparo a questa situazione ingiustificata e negativa, alla luce della qualità di tanti vini meridionali. Assumeremo altre iniziative conseguire la doverosa e fondata salvaguardia della viticoltura meridionale, evitando esclusioni non motivate e fortemente pregiudizievoli”.