Punta Alice è un’area interessante dal punto di vista avifaunistico per tipologia ambientale e collocazione geografica, che andrebbe maggiormente tutelato. Ed è proprio qui che sono stati registrati gli ultimi lavori presentati dall’ornitologo Mario Pucci a Pavia, dati di due anni di inanellamento del Beccaccini in Calabria, difronte a una platea numerosa, da parte dell’autore della ricerca Mario Pucci, a cui hanno preso parte il suo collaboratore Pasquale Bruno e Caterina Pucci come ospite dell’evento. Si è trattato del primo seminario di informazione, formazione, approfondimento e aggiornamento sulla fenologia migratoria e sulle preferenze ambientali del Beccaccino in Italia. Organizzato dal Club del Beccaccino e dall’Ufficio Avifauna Migratoria della FIDC nazionale.
Il seminario si è svolto in una splendida villa immersa nelle risaie Pavesi. Dopo L’intervento degli esperti Daniel Tramontana e Michele Sorrenti, che hanno presentato i dati sullo studio e la lettura dei tesserini venatori, è toccato al cirotano Mario Pucci con una presentazione della sua ricerca in Slide, dove ha messo in evidenza la tecnica di riconoscimento tra maschio e femmina e tra giovane e adulto suscitando un grade interesse in sala seguito da un lungo applauso. Sono stati presentati i dati della ricerca fatta a Punta Alice nel cirotano. In due anni sono stati inanellati 125 Beccaccini. Dal 8 novembre al 23 dicembre 2015 sono stati catturati 60 beccaccini: adulti n° 23; giovani n° 37. Mentre nell’anno 2016 gli uccelli catturati sono stati 65: adulti n° 25; giovani n° 40. Se osserviamo il rapporto tra giovani e adulti- scrive in una nota l’esperto Pucci- si nota come i giovani sono molto più numerosi. Il peso medio degli uccelli inanellati presentava un accumulo di grasso sottocutaneo all’addome e alla furcula da utilizzare come carburante durante gli spostamenti. Confermerebbe l’ipotesi che si tratti di uccelli svernanti nell’area Punta Alice è un’area interessante dal punto di vista avifaunistico per tipologia ambientale e collocazione geografica. Tuttavia risulta essere una località ancora poco studiata sotto il profilo avifaunistico. Importante luogo di Stopover e svernamento per molte specie di uccelli. La cattura e l’inanellamento del Beccaccino (Gallinago gallinago), mai documentata in Calabria, risulta poco frequente. La cattura e l’esame ravvicinato degli individui permettono di ricavare informazioni precise su età, sesso, dimensioni, muta, peso e condizioni fisiologiche di ciascun individuo, oltre alla possibilità di misurare qualsiasi altra caratteristica si ritenga necessaria. Un progetto di inanellamento e monitoraggio della specie è importante per capire quali zone sono più vocate per una gestione di riqualificazione delle aree soggette a prelievo venatorio. La località di Punta Alice si presta bene a questa tipologia di monitoraggio anche grazie alla posizione geografica che la colloca su una delle più importanti rotte degli uccelli migratori. I dati raccolti, cumulandosi nel tempo, possono consentire molteplici analisi che consentiranno di conoscere più a fondo le aree di svernamento in Calabria. Tutto ciò contribuisce a mantenere, per l’inanellamento, un ruolo di efficace e attuale tecnica di ricerca. Ma senza la tutela dell’intera area ogni sforzo sarà vano.
Mario Pucci è il fiore all’occhiello della Cirò che si fa valere. Complimenti.