Sembra trascorso un secolo da quando maestri artigiani, creavano botti e “calandruni” in legno per l’approssimarsi della vendemmia. Arrivato il tanto atteso momento cruciale che racchiudeva mesi di lavoro, dedizione e fatica in mezzo ai “filari” delle vigne, i contadini, le famiglie, gli operai e poi le cantine dell’indotto, immettevano sul mercato il prezioso nettare, il nostro “Vino degli dei”, il Cirò. Oggi, tutto è molto cambiato, si è andato trasformando e affinando nel suo processo di coltivazione e di vinificazione, dando origine ad un mondo vitivinicolo che si è arricchito facendosi accompagnare da altri elementi quali la ricerca, la gastronomia, la cultivar, la storia e la cultura. Un processo evolutivo che negli ultimi anni ha generato nuove tecniche, nuove sperimentazioni, nuovi approcci, favorendo una sempre maggiore conoscenza dell’intero mondo vitivinicolo e, soprattutto aiutando il mondo produttivo a legarsi sempre più al suo terroir. In questa ottica si inserisce, come oramai da anni, la giornata “Cantine aperte in vendemmia” promossa a livello nazionale dal “Movimento turismo del vino”, che quest’anno ha visto la cantina “Baroni Capoano” aprire le sue porte per una giornata che è stata occasione per famiglie, bambini e cultori del buon vino di conoscere e apprezzare l’intera filiera. Unica cantina del nostro territorio ad aprire le proprie porte, i titolari hanno predisposto una serie di momenti che sono stati avviati con la visita in vigna per assistere alla raccolta dell’uva, toccando i grappoli, alla pigiatura, effettuata nei tini che richiamano antiche usanze mai dimenticate e che mai andrebbero dimenticate. E stato il titolare della Cantina, Massimiliano Capoano che ha intrattenuto i numerosi ospiti spiegando il processo di vinificazione, le nuove tecnologie che comunque non hanno dimenticato le tradizioni locali nella coltivazione e produzione delle uve. A seguire un calddo pranzo contadino e la degustazione di vini hanno concluso la piacevole manifestazione che al suo concludersi ha visto alcuni chef preparare un assaggio di piatti tipici rigorosamente accompagnati con l’ottimo vino della Cantina. Un’iniziativa promozionale messa in campo dalla cantina “Baroni Capoano” che và nella giusta promozione anche culturale di un territorio vocato all’enogastronomia e che dovrebbe ancor più essere sinergicamente implementata, magari con un maggiore coinvolgimento di tutte le cantine del territorio per un rilancio dell’intero comparto.