In una torrida giornata di luglio, Pino Facenza, bravo cantante e buono amico, mi propose di voler realizzare la “Rampa”. Era fortemente motivato per il compimento dell’ardua impresa. In quell’istante una nuvola di ricordi affiorava nella mia mente, perché nello stesso mese di luglio del 1965, mentre la luna s’alzava dal mare e cominciava a navigare nelle lontananze del cielo, sulla sabbia nell’arenile c’erano seduti Giuseppe Mezzotero, detto il Capo, e parte dei Ciros, Nick Malena, Nicodemo Malena, Peppino Malena e tanti altri giovani.
Il Capo ebbe una intuizione: ragazzi, dobbiamo organizzare un mini festival canoro, un piccolo Sanremo , con cantanti del posto, con la giuria e qualche ospite d’onore. Lo chiameremo “La Rampa”.
In quel periodo il paese non offriva nulla ai giovani, i bar chiudevano alle “22: 00. L’unico bar aperto sino alle 23:00 era quello di Ciccio Ferraro e Il lido Azzurro di Scarpelli- Baffa sulla rotonda, dietro alla chiesa di S. Cataldo. L a prima sala da ballo si incontrava a Cariati dai fratelli Branca, una discreta balera c’era a Rossano, ma ci si divertiva bene a 114 – -Trebisacce dove c’erano due lidi che funzionavano a meraviglia. Da ciò si evince che l’unico evento estivo di rilievo era “La Rampa”. Nel 1966 cominciarono ad arrivare i primi ospiti d’eccezione Aurelio Fierro e Tony Astarita. Nel 1967 Gimmy Fontana , Riccardo del Turco e Anna Identici. Lo spettacolo non cominciava se sul palcoscenico non appariva il mitico, originale e irridente presentatore: Osvaldo Baffa. Gli immancabili giurati erano il dott. Giuseppe Spatafora, Il Comm. Diego Porti, e il sempre sindaco l’avv. Corrado Pugliese con altri personaggi dell’epoca. La Rampa continuò per tanti altri anni con ospiti come Little Tony e Mino Reitano. L’ultima manifestazione fu il 1983, con i Ciros e Donatella Rettore. A fine spettacolo le polemiche alimentavano le ore della morente notte e adesso come allora le polemiche continuano, però, puntare sempre il dito contro qualcuno non serve, tanti i giovani che credono ancora in queste manifestazioni, e proprio di loro non si è parlato.
Organizzare oggi questo festival canoro non è certo semplice, mentre il Capo Mezzotero in quel tempo aveva a disposizione giovani come Vincenzo Pirito, Nicodemo Aprigliano, Giuseppe Benevento e tanti altri…Pino Facenza è ammirevole, infaticabile perché a parte qualche amico, ha fatto tutto da solo.
La prima sera del debutto, nell’ attesa che si alzasse il sipario, sotto il palco della nuova Rampa, incontrai Il caro amico Rino Pileggi parlando della novella manifestazione canora mi disse: Caro Cataldo, la Rampa non è solo dimostrare capacità vocale o spigliatezza nel presentare, o se la location sia vicino a Santa Lucia o di fronte alla Conchiglia, la Rampa , per noi che abbiamo vissuto in quel giovanile e favoloso contesto degli anni 60, è radicata nel cuore, nella mente, nell’anima. E’ un effluvio di giovinezza che vorrebbe forse tornare fisicamente al passato, ma che cosa è – un antico rimpianto, o l’angustia di una molesta nostalgia? Una cosa impossibile per chi affronta quotidianamente le leggi della vita con i suoi avvenimenti che si alternano, con questo maledetto tempo che passa… passa…passa e ci lascia solo fugaci rimembranze, che si rincorrono dentro pesanti veli di fitta nebbia nella brughiera dei sogni che muoiono all’alba. Mentre andavo via nella sabbia, un giovane sul palco incominciò a cantare come 30 anni fa, mia moglie Berenice sottovoce mormorò: è una nuova canzone, son cambiati i personaggi, ma la vita continua.
Sono stata una giovanissima giurata per molti anni e serbo quindi un piacevolissimo ricordo della Rampa . Il capo era un grande amico di mio padre e pertanto aveva un debole per me, nelle cose che lui creava c’era sempre posto per Francesca! Era il nostro festival con tanti ospiti famosi, Ciro’ viveva il suo momento di notorietà. Onore al Capo Mezzotero!! Francesca Vitetti
Interessante ed emozionante iniziativa. Auguri da Palma Barletta
Cutro, li 19/08/2017