Le elezioni del giugno 2016 per il rinnovo del Consiglio Comunale avevano suscitato grandissimo interesse e l’aspettativa che finalmente nella nostra città si potesse compiere un’inversione di tendenza rispetto al disastro e alle mancate occasioni degli anni precedenti.
Soprattutto la sua elezione, caro Sindaco, persona perbene, che proveniva non dal ceto politico ma dalla società civile e che non soltanto non era avvezzo ai bizantinismi politici, ma addirittura non conosceva neanche le stanze del Comune di Crotone, veniva percepito dai cittadini non come un limite ma come un’opportunità di cambiamento.
Purtroppo a distanza di un anno Crotone è sempre di più impantanata da un’azione amministrativa
inconsistente nella programmazione e nelle scelte.
Le grandi emergenze restano tali, anzi diventa emergenza anche l’ordinario.
Si assiste all’incapacità della programmazione e all’individuazione delle risorse che potrebbero cambiare il volto della nostra città.
Assistiamo a un balletto tra uffici ed esecutivo al punto che vengono prodotti atti che sono a metà strada tra la reprimenda e la lectio magistralis da parte di dirigenti, come nel caso della lettera prodotta dal Segretario Generale che, in qualità di garante degli atti amministrativi, ha stigmatizzato i marchiani errori nella produzione di delibere che dovevano essere approvate in Consiglio, mettendo in evidenza ancor più l’incompetenza di questa Amministrazione.
Lungo sarebbe l’elenco delle occasioni mancate, ma basta camminare per le strade di Crotone per cogliere il malessere, l’insoddisfazione e la rabbia nei confronti di chi governa la nostra città.
Lo sbeffeggiamento è diventata regola quando ci si riferisce agli inquilini del Palazzo Comunale.
Caro Sindaco, è Lei che i crotonesi hanno votato, è a Lei che chiedono risposte, e il luogo per incontrare i cittadini nel quale concertare soluzioni è l’edificio in Piazza della Resistenza, dove sventolano il Tricolore, la bandiera di Crotone e dell’Europa, non altri luoghi.
È Lei che deve assumersi la responsabilità, è Lei, persona perbene, che ci mette la faccia e…la firma.
Occorre cambiare passo, non si può continuare a regalare sorrisi e basta.
I nostri cittadini sono vicini alla disperazione.
Cari Consiglieri nessuno può chiamarsi fuori né maggioranza né opposizione.
Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità in quanto chi è stato eletto ha ottenuto la fiducia dei
cittadini per la tutela e la difesa degli interessi della collettività.
I crotonesi hanno chiesto ai consiglieri eletti di anteporre agli interessi personali il bene comune e un’azione forte per uscire dalla grave crisi che da anni perdura nella nostra città.
Ci sarebbe bisogno di uno scatto di orgoglio da parte di tutti e non il continuo stagnare in sterili polemiche e tatticismi finalizzati all’ottenimento di qualche prebenda o di eventuali accrediti nei confronti dei signori della politica.