È stato richiesto lo stato di calamità naturale per il grave fenomeno di mucillagine che a Cariati sta mettendo in ginocchio i pescatori. Lo fa sapere l’amministrazione comunale, che ha deliberato in questo senso. L’istanza è stata rivolta agli organi regionali e nazionali competenti e sarà trasmessa anche a una serie di istituzioni, tra le quali il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il presidente della Giunta regionale della Calabria, il presidente della Provincia di Cosenza , il direttore generale del dipartimento regionale all’Agricoltura e alla Pesca, la prefettura di Cosenza, il comandante della capitaneria di porto di Corigliano Calabro.
«Sono particolarmente vicina ai nostri pescatori e alle loro famiglie – ha fatto sapere la sindaca Filomena Greco – . Mi auguro che la situazione possa risolversi al più presto, perché per la nostra comunità si sta tramutando in una vera e propria tragedia. Purtroppo, però, arrivare a una soluzione potrebbe non essere così semplice come vorremmo. Già a gennaio scorso abbiamo fatto richiesta per ottenere lo stato di calamità naturale. Anche allora i pescatori, a causa di un’improvvisa ondata di gelo e di condizioni atmosferiche avverse, hanno subito danni ingenti. Ad aprile la nostra istanza è stata rifiutata a causa della mancanza di fondi. Ora, a distanza di pochi mesi, in piena estate, è la mucillagine a rendere difficile la pesca e a procurare importanti perdite economiche per diverse attività. Proprio in un momento in cui, grazie all’arrivo dei turisti e dei cariatesi che lavorano o studiano fuori, dovrebbero aumentare le vendite. L’intervento richiesto è necessario più che mai. Ad ogni modo, da parte nostra – ha precisato la prima cittadina – continuerà a esserci il massimo impegno per trovare una soluzione».
«Esistono tutti i presupposti perché venga dichiarato lo stato di calamità naturale – ha detto la consigliera delegata alla Promozione del porto e della pesca Achiropita Paturzi – . Le imbarcazioni sono ormai perennemente in sosta nella marineria di Cariati. Ci aspettiamo, quindi, di ricevere al più presto una risposta positiva. È necessario fare quanto serve per ridurre l’impatto che il fenomeno sta avendo sui pescatori e sulle loro famiglie».