Avevamo dunque ragione nel chiederne l’impugnazione contro la ricerca, la trivellazione e lo stoccaggio indiscriminati». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Paolo Parentela, che aggiunge: «La stessa sentenza contiene elementi che potrebbero servire alle Regioni a disinnescare il recente e contestatissimo disciplinare-tipo del Ministero dello Sviluppo economico, che regolamenta il rilascio dei titoli per la ricerca e coltivazione degli idrocarburi». «Già impugnato da Veneto e Abruzzo, il provvedimento – ricorda l’esponente 5stelle – può essere avversato davanti al presidente della Repubblica entro il primo agosto, contestando l’indebolimento del potere delle Regioni in materia di rilascio di titoli autorizzativi, l’ampia possibilità per le compagnie di modificare il programma dei lavori concessi, nonché la possibilità di costruire nuove piattaforme nel mare continentale». «Adesso – conclude Parentela – il governatore calabrese Oliverio e il suo assessore Rizzo, che più volte ho invitato invano a sostenere la mia proposta di legge sul piano delle aree, potranno dimostrare se stanno dalla parte delle multinazionali oppure della salvaguardia del nostro ambiente.