Giornata impegnativa e di lavoro proficuo per i sindaci della provincia di Crotone sul tema della gestione dei rifiuti e del randagismo.
Su invito del sindaco di Crotone Ugo Pugliese i sindaci della provincia di Crotone si sono prima ritrovati nella Sala Giunta per una riunione operativa sull’Ato provinciale e successivamente hanno incontrato i vertici dell’azienda sanitaria provinciale nella Sala Consiliare per la problematica sul randagismo.
Dopo la sottoscrizione della convenzione, avvenuta qualche tempo fa, i sindaci sono al lavoro per definire i passaggi consequenziali dell’Ato che prevede l’esercizio in forma associata di gestione integrata dei rifiuti.
Con la costituzione dell’Ato, nel rispetto delle disposizioni di cui alla legge regionale 14/2014, i Comuni attiveranno per il servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati lo svolgimento associato delle funzioni loro assegnate, senza duplicazione e sovrapposizione di ruoli e di costi, massimizzando le possibili sinergie in termini di competenze necessarie per la gestione del servizio.
Alla riunione ha partecipato l’assessore ai lavori pubblici Tommaso Sinopoli
Nella Sala Consiliare i sindaci hanno incontrato il Dott. Agostino Talerico, Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale
Presente con la folta delegazione dell’Azienda Sanitaria, tra gli altri, il dott. Giuseppe Fratto responsabile del dipartimento area assistenza ospedaliera.
Alla riunione hanno partecipato i consiglieri comunali Enrico Pedace e Vincenzo De Franco.
Il tema del randagismo è fortemente avvertito su tutto il territorio provinciale.
Su questo tema i sindaci in accordo con l’azienda sanitaria provinciale intendono mettere in campo una serie di azioni mirate al controllo e alla definizione del problema.
In particolare l’obiettivo è arrivare al cosiddetto canile baricentrico pubblico, una struttura pubblica deputata alla cura ed alla custodia degli animali randagi.
Il canile baricentrico pubblico o canile sanitario è una struttura che può essere costituita anche attraverso consorzi di comuni e successivamente date in uso alle aziende sanitarie provinciali.
In queste strutture è possibile effettuare l’identificazione e contestuale iscrizione in anagrafe dei cani randagi, la visita clinica con la relativa compilazione di una scheda clinico – segnaletica, interventi terapeutici clinici urgenti, interventi di profilassi.