Si è tenuto ieri a Cariati un consiglio comunale che aveva come unico punto all’ordine del giorno la situazione sanitaria locale. La decisione di convocarlo era nata dal fatto che, nonostante le dichiarazioni del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e della direzione generale dell’Asp di Cosenza, con le quali si affermava la volontà di non ridurre le ore di apertura del punto di primo intervento di Cariati da 24 a 12, per come previsto nell’ultimo atto aziendale, non è stata apportata alcuna modifica al documento.
“Il nostro proposito era quello di discutere delle gravi carenze che esistono nel punto di primo intervento e di quali azioni mettere in campo per ottenere la riapertura del presidio ospedaliero Vittorio Cosentino e l’avvio della casa della salute – ha dichiarato la sindaca Filomena Greco – . Crediamo che siano argomenti di cruciale importanza per la popolazione di Cariati e dell’intero territorio”.
Per questo, prima del consiglio, si era tenuta una riunione dei capigruppo, nella quale i rappresentanti della maggioranza avevano proposto che tutti i consiglieri si incontrassero per scrivere insieme una proposta di delibera unitaria e condivisa da portare in maniera congiunta in consiglio comunale.
“Ma, nonostante ci sia stato questo tentativo di passaggio istituzionale, considerata la vitale importanza dell’argomento trattato, e nonostante si sia chiesto di non fare passerelle politiche e di non usare il momento del consiglio per mettersi in mostra – ha detto il presidente del Consiglio Francesco Cosentino – , la situazione all’interno del consiglio è degenerata in maniera poco responsabile, poco opportuna e indegna di un’assise civica che si rispetti.
Sottrarsi al confronto è sempre sbagliato, così come è deleterio alzare i toni della discussione invece di dare spazio e forza alle proposte. Bisogna cominciare a rimettere al centro le vere e reali esigenze della nostra comunità e smetterla di dare spazio agli interessi di partito. Come più volte ribadito in consiglio, e anche prima dello stesso, sarebbe stato opportuno unirsi sulla problematica della sanità locale e dell’ex Presidio Ospedaliero di Cariati, abbandonare per un momento la polemica spicciola, e, invece, dimostrare maturità istituzionale sul problema”.
Già nel corso del primo intervento in consiglio, quello della capogruppo Pd, l’amministrazione è stata accusata di non aver fatto nulla per la questione sanitaria a Cariati. Si è poi continuato con invettive e si è tacciata la stessa amministrazione di avere dimostrato poca serietà.
“Da quando ci siamo insediati – ha detto l’assessore alla Sanità Maria Elena Ciccopiedi – , abbiamo fatto ogni passaggio necessario per risolvere la situazione. La sindaca ha affrontato più volte la questione con gli altri sindaci del territorio. Sono stati chiesti vari incontri con il governatore Oliverio, richieste rimaste prive di qualsiasi riscontro. Ci sono stati diversi incontri con il direttore generale dell’Asp Raffaele Mauro, che però non ha inteso accogliere le nostre istanze. Abbiamo avuto un colloquio con il commissario Scura. Ma, pur avendo questi dimostrato disponibilità, i risultati sul territorio non si sono ancora visti.
E siamo andati noi stessi con una serie di sopralluoghi a verificare le condizioni dell’ex ospedale Vittorio Cosentino, soprattutto all’interno del ppi, dove gli operatori lavorano in condizioni precarie e degradate. Le accuse mosse nei nostri riguardi sono a dir poco infondate. Purtroppo, le questioni sono gravi e di non facile risoluzione.
Soprattutto se siamo divisi. Ieri – ha sostenuto ancora l’Assessore – non siamo andati in consiglio per metterci in mostra, per trovare un colpevole, per puntare il dito contro qualcuno o per giustificare qualcun altro. Purtroppo, finora sull’argomento sanità la politica ha sempre fallito e la situazione in cui tutti ci troviamo parla chiaro. Dobbiamo essere coesi più che mai, forti nella lotta in difesa di un nostro sacrosanto diritto: il diritto alla salute”.
“Nel consiglio, alla fine è stata approvata una delibera nella quale ci si propone di perseguire almeno quattro obiettivi – ha spiegato poi il presidente del Consiglio Francesco Cosentino – . La modifica dell’atto aziendale e il potenziamento del ppi di Cariati. La riapertura del nosocomio Vittorio Cosentino, che dovrebbe essere reinserito nella rete ospedaliera regionale pubblica, in quanto incastonato in una zona fortemente disagiata, e dotato dei necessari servizi salvavita. La costituzione di una consulta comunale che, insieme con le istituzioni locali, segua la questione sanitaria.
La convocazione a breve di un consiglio monotematico sulla sanità aperto a tutti i sindaci e a tutti i cittadini del territorio. Inoltre, il consiglio ha dato mandato alla Prima cittadina, o a una sua delegazione, perché chieda al più presto un incontro con il presidente della Regione e con il direttore generale dell’Asp di Cosenza”.
Anche la capogruppo Maria Cosenza nella propria dichiarazione ha manifestato la propria contrarietà al l’atteggiamento tenuto dalla minoranza, vista l’importanza dell’argomento trattato. Così come il consigliere Pasquale Marino, che ha posto l’accento sulla necessità di agire in fretta e unitariamente.
“Alla fine il consiglio si è concluso con la volontà di fare e di fare per ottenere risultati. Ma quella di ieri è stata per la comunità un’occasione persa – ha affermato la sindaca Filomena Greco – Il gesto della minoranza di abbandonare l’aula è stato del tutto irresponsabile e poco opportuno. I consiglieri di minoranza Pd hanno affermato che avrebbero un canale preferenziale con il presidente Oliverio, disponibile nei loro riguardi all’ascolto. Disponibilità che, a loro dire, non avrebbe invece nei miei riguardi. Io non posso credere che il presidente di una Regione, e in particolare il presidente della Regione Calabria, possa decidere di non ricevere un sindaco di un centro importante come è quello di Cariati, inserito in un territorio disastrato per scelte politiche scellerate delle amministrazioni precedenti. E questo solo perché il sindaco gli sta “antipatico”. Sicuramente, invece, non avrà avuto tempo.
Solo che, quando ho detto loro che li avrei delegati, la discussione è degenerata. Io continuo a fare loro un invito, proprio come ho fatto ieri in consiglio: se hanno la soluzione in tasca, viste le loro entrature, e possono determinare un esito felice per problematiche drammatiche come quelle sanitarie e ambientali, che si muovano e che si muovano presto. Io credo – ha concluso infine la Prima cittadina – che ci sono alcune questioni, come è quella della tutela della salute dei cittadini, per le quali la collaborazione tra minoranza e maggioranza potrebbe portare al raggiungimento di risultati concreti. Certo, è una strada che solo pochi hanno il coraggio e la serietà di percorrere”