Riprendono gli scavi, in concessione ministeriale alle Università degli Studi di Messina e di Pisa, che avranno quest’anno la durata di cinque settimane e vedranno l’avvicendarsi, ancora una volta, di alcune decine di studiosi che continueranno la valorizzazione dell’antica città di Blanda. Un gruppo di studenti, laureati, specializzati e specializzandi e dottori di ricerca parteciperanno alle ricerche sul sito dell’antica Blanda, città enotria, lucana e romana occupata per secoli senza soluzione di continuità a partire dal VI sec. a.C. e sino al VI sec. d.C.
“Sottolineiamo, ancora una volta, la vergognosa assenza dell’Università della Calabria in questi progetti – dichiara Carmine Bruno, Presidente Regionale di Azione Universitaria – che denota una grave carenza dell’UNICAL ed in particolar modo del Dipartimento di Studi Umanistici, nella fattispecie dei Corsi di Laurea in “Lettere e Beni Culturali” e “Archeologia”, sia nel collegamento del nostro Ateneo con il territorio che nell’attività di inserimento e formazione professionale dei nostri Studenti. Mi sento pertanto di associarmi al rammarico espresso dal Sindaco di Tortora Pasquale Labonia, perchè è impensabile che Università fuori dalla nostra regione mostrino interessamento a queste iniziative, che qui, a pochi passi, passano inosservate. La sinergia tra Unical e territorio può solo creare sviluppo e crescita per la Calabria, in quanto noi giovani studenti possiamo essere una risorsa per la nostra terra, mettendo a disposizione le nostre competenze acquisite, ma, allo stesso tempo, attraverso la sinergia con gli enti locali, si può facilitare il nostro già difficile inserimento nel mercato del lavoro.”