Domenica 4 Giugno a Caccuri si terrà la Sagra del Sambuco (iru Maiu). Una manifestazione organizzata dall’Associazione Arte in Gioco in collaborazione con la #BottegadelGusto, il Gal Kroton, l’APZ della Calabria, i Vigili del Fuoco e con il patrocinio del Comune di Caccuri. La manifestazione avrà inizio alle ore 10.30 con l’apertura degli stand enogastronomici ed i laboratori didattici, seguiranno i giochi per bambini con Pompieropoli poi tutti a pranzo e nel pomeriggio animazione musicale. L’iniziativa unica in Calabria vedrà la presentazione del sambuco in tutte le sue declinazioni dalla pitta ai liquori, dagli infusi allo sciroppo, dall’olio alla cosmesi. I prodotti degustati fanno parte della catena della #bottegadelgusto, il divertimento e la sana alimentazione saranno assicurati per piccoli e grandi. Il Sambuco è il preziosissimo albero che nel corso della storia si è visto attribuire poteri magici come quello di dimora delle fate e trova almeno per un giorno il dovuto rispetto. Non tutti sanno, infatti, che questa pianta presente in tutta Europa è un immenso tesoro a cielo aperto. A Caccuri ne custodiscono invece tutti i segreti. Le foglie e la corteccia trovano largo uso nella preparazione dei medicinali, mentre i suoi fiori si possono usare per preparare frittelle, dolci e sciroppi. Dalle sue bacche in fase di maturazione si può ottenere il deliziosissimo vino di Sambuco o impiegarle nella preparazione di marmellate e gelatine. Tutte specialità che potrete assaggiare girando per gli stand della sagra, dove potrete trovare tra le mille prelibatezze enogastronomiche anche quelli dei prodotti artigianali, degli strumenti musicali e dei vecchi giochi, tutti a base del preziosissimo legno. SAPEVATE CHE…? L’albero del Sambuco, per via delle sue molteplici proprietà terapeutiche, è sempre stato al centro di miti, antiche credenze e leggende. La storia del Cristianesimo vuole che parte della croce di Gesù fosse realizzata con questo legno, altri dicono che fu l’albero a cui Giuda s’impiccò.
Le credenze di magia popolare vogliono che le streghe si spalmassero la linfa verde della sua corteccia per avere il dono della seconda vita; i più germanici narrano che il flauto magico, a cui si è ispirato anche Mozart per l’omonima opera, fosse costruito da un suo ramoscello. In passato veniva inoltre piantato intorno ai villaggi per proteggersi contro i demoni e le streghe.
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