Si è tenuto giovedì 27 aprile nell’Aula Magna del liceo scientifico Stefano Patrizi di Cariati il primo incontro di (L)égalité, l’iniziativa su legalità e uguaglianza ideata per gli studenti. A partecipare sono stati un centinaio di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni.
Scopi del progetto, co-finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, e dall’associazione In-Progress Calabria, quelli di sensibilizzare i più giovani ai temi della legalità, di promuovere e di sostenere azioni volte al rafforzamento della coesione sociale, di potenziare interventi finalizzati all’inclusione sociale e alla crescita personale.
Nel corso dell’incontro, sono intervenuti oltre alla sindaca Filomena Greco, Pasquale Marino, consigliere comunale di Cariati e delegato allo Sportello Europa, OrnellaCampana, dirigente scolastico, Elisa Agazio e Paola Gallo, dello staff di progetto.
«A voi ragazzi mi preme dire che, per quanto questi argomenti vi sembrino distanti dalla vostra quotidianità, hanno invece un peso determinante nel vostro sviluppo – ha detto la sindaca Filomena Greco agli studenti – . Le cose che apprendete e conoscete ora, alla vostra età, influenzano quello che diventerete domani. Il Comune ce la sta mettendo tutta e continuerà a impegnarsi perché a voi vengano date più possibilità di apprendimento e siano offerti diversi momenti di riflessione. Siamo interessati a che si diffonda, soprattutto tra i più giovani, una coscienza sociale e un’attenzione alla legalità».
Dello stesso avviso la dirigente scolastica Ornella Campana, che ha sottolineato quanto sia centrale oggi, in un mondo globalizzato, l’esigenza di orientare i ragazzi: «In una società che corre e nella quale è facile smarrirsi, noi come scuola e come adulti abbiamo l’obbligo di darvi dei riferimenti. Perché è anche nostro compito farvi capire che la legalità conviene a tutti. Dove la democrazia funziona, non c’è criminalità».
Si punta, quindi, a fare in modo che i ragazzi diventino più consapevoli. Ed è proprio seguendo questa idea che nel progetto (L)égalité si prevede anche l’opportunità per i giovani di fare un’esperienza all’estero. A illustrare come si può partecipare al concorso, volare in Spagna per conoscere coetanei iberici e prendere parte ai laboratori ci ha pensato Paola Gallo, dello staff di progetto. Funziona così: ci si registra sul sito progettolegalite.it e lì si può aderire al bando. Ogni gruppo dovrà realizzare un video nel quale racconta cos’è la legalità. I vincitori andranno a Palma di Maiorca, dove si confronteranno con un’altra realtà sempre su temi della legalità e dell’uguaglianza sociale.
«Non stancatevi mai di provare a scoprire cose nuove – ha raccomandato Pasquale Marino, consigliere delegato a Intercettazione di finanziamenti regionali e comunitari – . Mi piacerebbe che non vi arrendeste, perché non bisogna mai accettare passivamente lo stato delle cose. Se ci scoraggiamo, alimentiamo con il nostro atteggiamento la mentalità illegale. A breve – ha promesso – verrà attivato lo Sportello Europa. Mi auguro che soprattutto voi lo sfrutterete il più possibile, proprio nell’ottica di avere nuove opportunità e di provare a dare forma alle vostre idee, nonostante la società sia difficile e in alcuni casi corrotta».
Il resto della mattinata è stato poi dedicato a una prima lezione di educazione civica. Sì, perché oltre ai workshop, ai laboratori e al concorso, (L)égalité prevede un momento dedicato all’approfondimento. Guidati dalla responsabile staff di progetto Elisa Agazio, gli studenti hanno appreso cos’è la Costituzione, hanno discusso di pizzo, di mafie, di mentalità illegale.
«E hanno compilato un questionario anonimo sulla legalità – ha ricordato infine Paola Gallo – , i cui risultati verranno resi noti alla fine del progetto, quando ci sarà un evento conclusivo al quale parteciperanno anche i ragazzi degli altrisei comuni calabresi che hanno aderito: Moltalto Uffugo, Lamezia Terme, Falerna, Strongoli, Rosarno e Crosia».