Valutare l’affidabilità delle aziende in Italia non è mai impresa facile, soprattutto per via di una crisi economica che ha costretto molte imprese ad una sopravvivenza quotidiana fatta di flussi di cassa a rischio e di investimenti sempre più ridotti nei nuovi mercati. Nonostante questa altalena, stando ai dati forniti da recenti analisi, le aziende considerate affidabili sono in aumento nel nostro Paese, rispetto allo scorso anno: le rilevazioni parlano infatti di una crescita del +2% rispetto al 2015, per un totale del 7,6% delle aziende in Italia. Una notizia che porta con sé diverse considerazioni positive sullo stato di salute dell’imprenditorialità tricolore, che fra le altre cose finiscono per influenzare anche le relazioni di partnership aziendale e persino l’outsourcing.
Aumentano le aziende affidabili: ne guadagna il networking
L’aumento delle aziende affidabili in Italia ha e avrà un’influenza molto positiva anche sul networking e sulle partnership fra imprese: avviare una relazione di carattere commerciale, oggi, non appare più come un salto nel vuoto, come invece accadeva nel recente passato. Oggi è molto più sicuro affidare fare outsourcing e appoggiarsi a collaboratori esterni: per far questo, però, è sempre consigliabile rivolgersi preventivamente a una società esterna come Icribis, che potrà fornirvi un report contenete tutte le informazioni sulle aziende con le quali si è in procinto di collaborare. In questo modo sarà possibile informarsi in modo adeguato sulla loro affidabilità finanziaria e sul loro passato. Si tratta di una strategia sempre necessaria, proprio perché consente di mettersi al riparo da eventuali frodi, da pagamenti che non arrivano e da altre problematiche che potrebbero mettere a rischio la propria solvibilità.
Non solo informazioni: l’importanza dell’outsourcing
La richiesta delle informazioni sulla salute delle aziende partner o clienti è essenziale per poter avviare collaborazioni e fare outsourcing di servizi. Esternalizzare alcuni dei processi aziendali, come ad esempio i compiti in carico ad alcune delle risorse umane, è una pratica sempre più diffusa e conveniente, soprattutto in contesti in cui vige la politica di contenimento dei costi. Uno degli esempi più diffusi è quello relativo alle Risorse Umane o HR (Human Resources): il motivo è dovuto al fatto che, così facendo, almeno in un primo momento è possibile risparmiare sull’assunzione di alcuni esperti (come nel caso della contabilità e delle competenze digitali) demandando i suddetti compiti all’esterno. I vantaggi derivanti dalle strategie di esternalizzazione sono davvero notevoli, soprattutto da un punto di vista dei costi.
Outsourcing aziendale: quali sono i vantaggi?
Quali sono, nello specifico, i vantaggi dell’outsourcing aziendale? Innanzitutto quelli economici: l’esternalizzazione di un compito, di un progetto o di una funzione consente alle imprese di risparmiare denaro e di rendere la gestione di questi aspetti decisamente più flessibile, in quanto vi è l’abbattimento dei costi indiretti. Inoltre, la pratica dell’outsourcing consente anche di ridurre i tempi per via di una logistica più spiccia, priva di qualsiasi impedimento di carattere amministrativo.
Ma esternalizzare un compito consente anche di ottenere un risultato in termini di qualità decisamente superiore al normale: rivolgendosi ad esperti del settore, infatti, la realizzazione di un compito risulta essere davvero professionale. Un risultato altrimenti irraggiungibile, se non assumendo delle figure interne all’azienda molto costose. Infine, la stessa esternalizzazione consente di intraprendere delle relazioni di tipo commerciale a più livelli, fino ad arrivare alla creazione di vere e proprie reti di aziende che mettono in condivisione le proprie risorse.