L’iniziativa “ri_formare – open workshop di formazione politica per una nuova stagione democratica calabrese”, dei Giovani Democratici della Calabria.
” La FAO – ha ricordato Oliverio- stima che gli aumenti di prodotti e necessità alimentari cresceranno del 60 per cento rispetto alla media attuale in relazione alla crescita della popolazione mondiale prevista a circa 9 miliardi entro il 2050.
E che la superficie coltivata a livello globale aumenterà in misura trascurabile, mentre una classe media in aumento richiederà sempre più una alimentazione variegata. Mentre i consumatori richiederanno selezioni di cibo più sano in relazione all’aumento della loro consapevolezza alimentare.
Proprio partendo da queste considerazioni “Industria 4.0” rappresenta una grande e significativa novità per favorire l’ accesso, per le imprese agricole, al sostegno agli investimenti come l’ iperammortamento al 250% e il superammortamento per acquisto di tecnologie 4.0.
Nel piano Industria 4.0 sono previsti anche:
– Investimenti per favorire l’accesso delle imprese alla banda ultralarga, in coordinamento con le risorse per tali infrastrutture comprese nei fondi europei agricoli;
-Azzeramento del costo della garanzia primaria Ismea per le imprese agricole;
-Rilancio e estensione dei contratti di sviluppo anche per le imprese agricole e la filiera agroalimentare;
Potenziamento della ricerca agricola e agroalimentare con il Crea.
Siamo convinti – conclude Oliverio – che questo piano porterà grandi benefici per il settore agricolo e agroalimentare italiano, grazie al ruolo importante che ha giocato il governo e in particolare il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina che ha partecipato alla Cabina di Regia “Industria 4.0″
Dobbiamo puntare tutte le nostre forze per un settore primario sempre più sostenibile e innovativo, privilegiando la ricerca e le nuove tecnologie, due elementi fondamentali che fanno un tutt’uno con l’agricoltura di precisione. Le nuove tecnologie di precisione in agricoltura devono raggiungere fino al 10% delle superfici coltivate entro il 2021. Perché solo così saremo in grado di affrontare le grandi sfide del mercato internazionali” .