Consiglio Comunale straordinario quello svoltosi lunedì 3 marzo, che non ha mancato di evidenziare lo stato di “affannose” rincorse nella definizione di statuti, regolamenti, argomenti, modalità di accesso agli atti, pec che funzionano e pec che non pervengono e tante altre parole utili e meno utili ai fini del raggiungimento di obiettivi condivisi. Comunque, anche questa volta il Consiglio è riuscito, anche se sul “filo di lana”, a deliberare il piano dei rifiuti e poter quindi partecipare al bando regionale che era in scadenza proprio nella stessa giornata. Il piano quinquennale della gestione dei rifiuti unitamente a quello per la gestione del Centro di raccolta e dei rifiuti prodotti nell’area portuale ha nella sua formulazione l’idea di realizzare un piano integrato di raccolta e smaltimento, utilizzando i fondi regionali messi a bando. Un piano che prevede investimenti per i prossimi cinque anni di circa 6 milioni di euro. Bisognerà vedere, anche in considerazione dell’aumento dei costi delle tariffe che il Comune non riesce a recuperare a causa dell’oramai accertata considerevole evasione tributaria, quanto questo peserà sui cittadini, (quelli accertati e che pagano i tributi), in quanto il servizio che nel 2016 era di circa un milione e trecentomila, oggi, dopo l’approvazione delle nuove tariffe avvenute nella seduta consiliare precedente, è passato a oltre duemilioni.