È Padre, per i doveri che, con rigore, impone;
perché con essi domina l’istinto, spronando all’uso della Ragione.
Forma, dell’uomo, il carattere e la personalità.
Sancisce regole, dispone incarichi stabilendo così, ruoli e responsabilità.
È Madre, per i diritti che, amorevolmente, elargisce;
perché con essi difende da offese, soprusi e violenze,
ed a chi sbaglia consente di affrancarsi per mezzo della Giustizia.
Dirime controversie e seda conflitti.
La sua Conoscenza, dove regna il dominio, dispensa libertà;
nei teatri di guerra, con i suoi trattati,
ispira soluzioni per una pace sincera e duratura.
È Verità, perché mette alla Prova.
Inderogabilmente, con i suoi precetti, pone l’uomo innanzi a delle scelte per lui basilari.
Le norme di cui si serve, fanno da vaglio ai suoi intendimenti.
È Vita, come Uomo unito alla Donna;
perché nelle differenze stabilisce le uguaglianze,
attenta a non cagionare discriminazioni, reprimendo astiose iniquità.
Nel Creato, opera di Dio, ha le sue origini,
disvelandosi e confermandosi per mezzo della Natura.
Per la Civiltà è l’unico strumento a sua conservazione,
un punto fermo contro l’arroganza e la prevaricazione,
un ausilio alla solidarietà, un invito alla collaborazione.
È Libertà, per tutti e non di alcuni,
e con coraggio, va amata e protetta.
Non ha confini tracciati da linee dritte e contorni smussati,
frantuma muri, aggira ostacoli, scavalca barriere, risale correnti,
perché il suo sguardo, vigile, è in tutte le direzioni,
il suo Alito innovatore in ogni luogo.
È Trionfo della Giustizia nella galanteria del Tempo,
con il Male lasciato vincere prima, perché al Bene la rivincita è già promessa,
nelle proporzioni di una schiacciante, decisiva Vittoria.
È Bella, più di qualsiasi altra cosa a cui, nel mondo, l’uomo possa anelare,
perché non è col possesso ed il potere che la si detiene,
ma con l’Umanità avvolta nel sacro mantello del Dovere.
Supera in bellezza opere scultoree, costruzioni architettoniche, scoperte scientifiche.
È Spirito Incarnato, incantando ed estasiando chi la osserva, più di una visione mistica.
La sua conoscenza rapisce ed entusiasma.
Nella strenua ricerca della sua affermazione,
l’uomo trova, in essa, il pieno compimento della sua Umanità,
e, nell’appagarlo, la Felicità che ne scaturisce, non ha eguali.
È la Scoperta più grande che l’Umanità potesse fare,
La più esaltante delle creazioni, che potesse concepire,
perché nell’uomo, il Creatore, l’ha incisa prima che egli venisse alla vita.