Alla cerimonia presente anche la signora Clelia, moglie del compianto professionista. La possibilità di determinare la crescita delle nuove generazioni attraverso l’opera culturale di chi ha speso tutta la vita in favore della scuola. Partendo da questi presupposti l’Istituto comprensivo Crosia Mirto, guidato dal dirigente scolastico Rachele Donnici, ha pianificato una valida giornata formativa per ricordare la figura dell’ispettore emerito del Ministero Iur Francesco Fusca. Non solo una cerimonia commemorativa. L’azione pianificata e messa a segno dal Comprensivo crosimirtese ha voluto rappresentare un momento di crescita reale. Concreto. Una manifestazione che ha avuto una ricaduta di tipo educativo e pedagogico. Un’azione sinergica fra le istituzioni e le agenzie educative presenti nel territorio comunale per indicare ai più giovani la strada da percorrere per progredire sia a livello sociale che culturale. La cerimonia realizzata nella cittadina ionica ha visto la partecipazione attiva di numerosi e illustri ospiti provenienti da diversi centri della provincia di Cosenza. Numerosi dirigenti scolastici, docenti, sacerdoti, cultori, ma anche tanti cittadini e, soprattutto, studenti. Il Comprensivo crosiota, dunque, ancora una volta, si è reso capace di essere centro propulsore a livello territoriale. Fra i componenti del ricco parterre giunti per l’occasione a Mirto Crosia, il dirigente dell’Atp, Ambito territoriale provinciale di Cosenza (già Provveditorato agli Studi), Luciano Greco, il quale ha sottolineato con forza il lavoro certosino svolto quotidianamente con grande spirito di abnegazione in favore della scuola italiana da parte dell’ispettore Fusca. Ha sottolineato alla folta platea presente l’importanza della cultura che rende liberi gli individui. Ai giovani: la necessità di studiare per il proprio futuro “Un impegno giornaliero”. Infine, il dirigente Greco ha parlato dell’ispettore Fusca come di “una stella della scuola calabrese. Ha amato questa istituzione. È andato oltre i doveri professionali”. La giornata, coordinata dal sociologo e giornalista Antonio Iapichino, è stata ricca e variegata, ma non pensante. Anzi. Colmi di contenuti i numerosi interventi che si sono susseguiti. Idem per i lavori presentati dagli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Crosia Mirto. La platea, che ha coinvolto circa duecento studenti del Comprensivo cittadino, è stata deliziata, fra l’altro, da vari intermezzi musicali a cura del maestro Pino Campana.
Il dirigente scolastico della scuola organizzatrice, Rachele Donnici, con grande professionalità, ma non per questo senza un pizzico di commozione, ha ricordato le varie tappe di Fusca nella scuola che ella dirige con grande senso di responsabilità. La professoressa Donnici, attraverso l’uso delle diapositive, ha ripercorso le attività formative ed educative che l’ispettore/poeta ha realizzato a Mirto Crosia. Fra queste l’importante rassegna “Animalegni”, realizzata lo scorso anno, con la partecipazione attiva di numerosi ospiti, oltre che degli alunni e dei rispettivi genitori. La dirigente Donnici, inoltre, attraverso un excursus dinamico, ha evidenziato la cultura dell’ispettore Fusca. I suoi scritti permetteranno alle nuove generazioni di arricchire ulteriormente la propria formazione. Nel corso della stessa giornata, fra l’altro, è stato presentato l’ultimo lavoro letterario di Francesco Fusca, “Scritti 2 – tra Pedagogia e Letteratura”, uscito dopo la sua morte, avvenuta improvvisamente lo scorso 30 giugno.
A portare rappresentare l’Amministrazione comunale di Crosia l’assessore Simona Stasi, la quale ha messo in luce l’azione sinergica dell’Ente locale con la scuola e il territorio.
Una collaborazione continua con i docenti e i genitori degli alunni. Un ottimo rapporto acquisito anche grazie al dinamismo della dirigente Donnici: “una professionista sempre aperta al dialogo e al confronto”. L’amministratrice locale ha parlato dell’ispettore Fusca e del suo “attaccamento ammirevole al territorio”. Infatti l’avvocato Stasi ha sottolineato che Fusca attribuiva grande importanza al dialetto, oltre che alla lingua nazionale.
La giornata è stata arricchita dalla partecipazione attiva della signora Clelia Rimoli, la moglie del compianto ispettore. In maniera delicata la gentile compagna di vita di Franco Fusca, con la lettura di alcune poesie del marito ha tracciato una sorta di testimonianza del suo affetto e del rapporto con l’uomo che ha amato e che non dimenticherà per tutta la vita.
Il parroco della parrocchia “San Giovanni Battista” di Mirto, don Giuseppe Ruffo, ha tracciato una sintesi del volume “Scritti due” di Fusca. Lo ha definito come “un manuale di cultura”. Un lavoro che parla di amore con la A maiuscola. Un libro in cui Fusca arriva a parlare della morte con la definizione di San Francesco d’Assisi: “Sorella morte”. In altre parole, in quest’ultimo lavoro dell’ispettore spezzanese, don Ruffo ha letto una completezza della formazione culturale e personale di Fusca.
Il giornalista ed editore Emanuele Armentano ha parlato di Fusca come di un “personaggio molto giocoso”. Ha sottolineato il suo stile personale nell’organizzare gli eventi. Ha fatto riferimento alla didattica diffusa. “Con Animalegni ha consentito di portare i ragazzi fuori dalle aule”. In riferimento all’esperienza di Animalegni, vissuta lo scorso anno, un genitore, Piero Brunetti, ha portato la propria esperienza: “E’ stata un’iniziativa che ci ha consentito di dialogare e confrontarci in famiglia. I bambini hanno partecipato all’importante evento educativo con grande interesse”.
Don Giuseppe Scigliano, ha portato i saluti dell’Arcivescovo di Rossano – Cariati, monsignor Giuseppe Satriano. Il sacerdote, nel sottolineare le doti e le competenze di Fusca, ha riferito che la Diocesi stava programmando con lui un convegno di formazione. Il ricordo di Fusca, però, non si è affievolito, infatti, il segretario dell’Arcivescovo ha fatto sapere che, presto, il programmato convegno formativo verrà realizzato.
Nel corso della manifestazione, in ricordo della giornata, ai gentili ospiti intervenuti sono state consegnate alcune targhe in basso rilievo, raffiguranti il volto di Franco Fusca e i suoi libri. Si tratta di alcuni lavori realizzati con cura da docenti e alunni della stessa scuola ionica.