Nell’ occasione si esporranno in dettaglio le motivazioni della nascita e gli obiettivi del Comitato volto a sensibilizzare e convogliare soggetti dell’ intera comunità per smuovere le coscienze, stimolare lo spirito civico, responsabilizzare e promuovere il sentimento di cittadinanza attiva (indistintamente da preferenze o simpatie politiche) non solo per la richiesta di servizi e diritti inalienabili, ma anche per la tutela e la difesa dei nostri patrimoni naturalistici, paesaggistici e culturali, oggi più che mai in serio pericolo per l’ avanzare di un processo di aggressione e deturpamento di aree marine protette, SIC e aree archeologiche.
Tale processo di aggressione del nostro patrimonio, avviato anni fa, è divenuto sempre più forte anche grazie all’ assenza di controllo da parte delle istituzioni e, a volte, a causa della complicità di funzionari e organi deputati alla salvaguardia del territorio che non assolvono al loro dovere istituzionale.
Proprio per questo motivo nasce la necessità di fronteggiare abusi e mancanze con un’ opera di prevenzione e sensibilizzazione della collettività, non solo attraverso appelli e iniziative avviate diversi anni fa con il sostegno ( ancora oggi presente e validissimo) di alcuni nostri rappresentanti politici, tra cui parlamentari e consiglieri del M5S e con quello del parlamentare di Possibile, ma anche attraverso un’ azione civile di soggetti che vivono lo stesso territorio e che maggiormente, dunque, subiscono questi danni.
Con l’ occasione della conferenza stampa, inoltre, si presenteranno le associazioni che hanno aderito all’ iniziativa, le quali interverranno con un loro rappresentante, si discuterà della risposta ricevuta dal Ministero dell’ Ambiente e si inviteranno ulteriori soggetti interessati ad aderire al Comitato, ricordando l’ insegnamento di un grande educatore:
“L’ unione degli oppressi esige dal processo rivoluzionario che esso sia fin dall’ inizio quello che deve essere: azione culturale” (Paulo Freire)