Le vite di un ragazzo di Lavagna (Genova) e una ragazza di 17 anni originaria di Pozzolo Martesana (Milano) sono state tragicamente spezzate. La ragazza, secondo i primi rilievi dei carabinieri della compagnia di San Donato e della polizia stradale, la ragazza di 17 anni, investita e uccisa lunedì pomeriggio. Ha aperto la portiera dell’auto su cui stava viaggiando con il padre 56enne, si è slacciata le cinture di sicurezza e si è lanciata sull’asfalto della Cassanese, tra Segrate e Pioltello. Violentissimo l’impatto con la strada. Subito dopo un tir l’ha travolta. La giovane non ha avuto scampo. È successo alle 17.45, in pieno traffico dei pendolari che percorrono la trafficatissima provinciale a quattro corsie a est di Milano. Il camionista ha proseguito il suo tragitto, probabilmente non si è nemmeno reso conto dell’impatto con il corpo della diciassettenne. Sconvolto il padre, che ha chiamato immediatamente i soccorsi dopo aver accostato la sua auto sulla corsia di emergenza in prossimità di un cavalcavia, all’altezza del centro direzionale Milano Oltre, ma quando sono arrivati i mezzi del 118 era già troppo tardi. Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Segrate, per i rilievi e per gestire la viabilità sulla Cassanese, subito chiusa. Gli investigatori dovranno stabilire i motivi che hanno portato la vittima al gesto estremo. A carico del padre, portato in ospedale a Melzo, non ci sarebbero al momento ipotesi di reato.
Il ragazzo, dopo un normale controllo della Guardia di Finanza all’uscita del liceo, aveva confessato ai militari di possedere 10 grammi di hashish a casa, sono entrati in casa sua per perquisirlo, lui, un ragazzino di 16 anni, ha reagito in un modo che nessuno si sarebbe mai aspettato, si è avvicinato al balcone e si è buttato nel vuoto, morendo dopo pochi minuti. È stato immediatamente soccorso dagli operatori del 118 e per trasportarlo in ospedale è intervenuto l’elicottero. In condizioni già gravissime, è morto in ambulanza per arresto cardiaco. La notizia della sua morte ha gettato nello sconforto i genitori e i finanzieri, che hanno seguito ogni passo l’andamento dei soccorsi. Sul decesso è stata avviata un’indagine da parte del magistrato di turno. L’inchiesta cercherà di ricostruire ogni dettaglio della tragedia per capire se ci sono delle responsabilità. Il giovane è descritto da tutti come un bravo ragazzo, diligente ed educato. La stessa guardia di finanza nel confermare la dinamica del fatti, dopo avere precisato che il ragazzo era incensurato, ha ammesso che aveva subito svelato di possedere un pezzo di marijuana a casa. Forse per fare capire che non aveva nulla da nascondere. Parole che, inevitabilmente, hanno fatto scattare ulteriori accertamenti e la perquisizione a casa, un atto dovuto, che il sedicenne però deve avere vissuto come un’onta insopportabile.