Abbiamo appreso con grande soddisfazione la notizia diffusa del Ministro Graziano Del Rio con la quale il titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato che il treno ETR 100 “Mennea”, che copre la linea Taranto – Roma, effettuerà una fermata anche a Metaponto (Mt) oltre che a Ferrandina (Mt) e Potenza. Come sarà facile ricordare avevamo sostenuto questa giusta causa con un comunicato stampa del 31 ottobre scorso.
– E’ quanto afferma Tonino Russo di Ust Cisl Cosenza. – Si tratta di un ottimo risultato, dovuto al dialogo fra le istituzioni, al buonsenso, al confronto, alla voglia di dare servizi ed infrastrutture anche al sud affinché possa recuperare quel gap infrastrutturale e di mobilità di uomini e merci che lo ha lasciato indietro negli ultimi anni.
Adesso, per togliere i cittadini calabresi dall’isolamento, sarebbe importante prima migliorare la linea Catanzaro-Crotone-Metaponto e poi portare l’alta velocità in questo territorio che ha un bacino di utenza di 700.000 abitanti. D’altronde volere è potere. Così come ha fatto la Regione Basilicata che ha speso 5/6 milioni di euro, per finanziare insieme a Trenitalia, i due Frecciarossa che coprono la linea Roma-Taranto, potrebbero fare la Regione Calabria e il Governo centrale investendo sulla linea ferrata della Sibaritide, unica via di collegamento con il resto d’Italia, in una regione dove non esistono tratte marine ed al momento è in funzione un solo aeroporto. Nell’agenda delle loro priorità il Governo della Regione Calabria e il Governo centrale devono mettere questa infrastrutture, visto che c’è anche una delibera Cipe, senza tentennamenti, senza esitazione perché il sud e la Calabria non possono più aspettare.
Noi del Sindacato Cisl – continua Russo – continueremo ad essere vigili, attenti, a fare la nostra parte, a controllare i proclami diventino poi azioni concrete perché pensiamo che lo sviluppo dei servizi, delle infrastrutture, migliorano la qualità della vita, generino progresso, muovano l’economia e creino posti di lavoro dignitosi, capaci di sollevare dal bisogno i calabresi e di permettergli di mantenere la schiene dritta.