La riunione è successiva alla nomina dei componenti dell’organismo di controllo che è avvenuta a fine novembre. La commissione è composta da sette persone di cui tre per le scuole elementari, due per le scuole medie e due per le scuole dell’infanzia. La commissione è così composta: Licia Mancuso e Luana Altimari per la scuola materna; Alfredo Calcaterra, Carmela Garofalo ed Antonio Pisano (per la scuola elementare), Filomena Vaccaro e Lorella Cento (per la scuola media). Presidente della commissione è stato nominato Alfredo Calcaterra, mentre Filomena Vaccaro sarà la segretaria.
La necessità di creare la commissione, sulla base del regolamento approvato dal Comune, nasce dalla constatazione che la ristorazione scolastica costituisce una parte importante nell’alimentazione dei bambini e serve anche per educare gli studenti ad una alimentazione equilibrata e varia, rispettosa dei fabbisogni nutrizionali adeguati all’età, gradevole per quanto riguarda il menù e piacevole nella presentazione del piatto.
Proprio sulla base di queste premesse l’Amministrazione comunale ha raccolto le esigenze dei genitori e dei rappresentati di tutte le classi dell’istituto comprensivo statale del comune di Cotronei, che avevano proposto al Comune, alla Direzione scolastica ed ai gestori della mensa, l’istituzione della commissione composta da genitori i cui figli consumano il pasto nella mensa scolastica.
La commissione, come prevede il regolamento, ha il compito di monitorare le norme igieniche e la qualità del pasto, ed inoltre, poter fare delle proposte migliorative. La commissione si riunisce a cadenza trimestrale e riferisce la propria attività almeno due nell’arco dell’anno scolastico all’amministrazione comunale. L’attività prevede anche sopralluoghi – senza preavviso – nel refettorio e deve essere limitata alla semplice osservazione. Giovedì 15 dicembre si è svolta la prima riunione della commissione – convocata dall’Amministrazione comunale durante la quale sono state pianificate la attività da svolgere: “Non saranno controlli di polizia – precisa l’assessore alla pubblica istruzione Isabella Madia – ma una vera e propria collaborazione tra i genitori, il Comune e la scuola affinché il servizio possa migliorare ulteriormente a vantaggio della salute degli studenti”.